Forlì, locale della zona punito dalla Questura dopo un caso di violenza: presente un buttafuori non segnalato
Che cos’è successo nel cuore storico di Forlì? Analizziamo insieme la (brutta) vicenda di una rissa fuori da un locale.
Non mancano i disordini, i piccoli incidenti nel centro storico di Forlì. Nonostante le ridotte dimensioni e la relativa tranquillità comparata alle grandi città della Regione o a luoghi di grandi divertimenti come Riccione, anche Forlì dimostra di avere i suoi problemi. D’altronde in tutta Italia, come comprovano le statistiche, la piccola criminalità è in aumento.
In particolare, come riportato da Forlì Today, la Questura ha serrato un locale “per motivi di ordine pubblico“. Ma che cos’è successo? E qual è lo (sfortunato) locale?
Sembra che sia stato colpito il bar ‘Oltremodo’ situato in Corso Garibaldi. L’Ufficio Prevenzione Generale ha comunicato ufficialmente mercoledì il provvedimento di sospensione della licenza.
L’azione è stata possibile a seguito di una lunga investigazione delle forze dell’ordine volta ad appurare cosa fosse successo tra l’8 e il 9 novembre. I contorni del ‘fattaccio’ erano infatti rimasti a lungo oscuri. Con un’unica sicurezza: c’era stata una rissa.
Le dinamiche della rissa e la conseguente chiusura
Sembra che, ad iniziare il tutto, siano stati due differenti gruppi di giovani che avevano iniziato a litigare animatamente, scambiandosi reciproche minacce. Ne era poi seguita una lunga e violentissima rissa fuori dal locale, a suon di ginocchiate e pugni. Una vera e propria mischia giovanile, sotto gli sguardi di passanti e turisti.
La vicenda è stata confermata anche dalle immagini delle telecamere. In quest’occasione si sono chiaramente visti i due gruppi picchiarsi vicendevolmente, ma non è tutto, perché è emerso un altro particolare fondamentale. Infatti i giovani erano stati allontanati dal locale da un ‘buttafuori’ del bar.
Cos’è successo durante la rissa e i motivi dietro la chiusura
Il buttafuori tuttavia non si sarebbe limitato ciò, ma come scrive Forlì Today, avrebbe anche colpito i giovani con un manganello telescopico. Dettaglio ancor più grave, il buttafuori in questione non era stato comunicato dal bar all’autorità di Pubblica Sicurezza e l’uomo non aveva nessun titolo riconosciuto per svolgere la professione.
E nonostante la situazione avesse abbondantemente travalicato qualsiasi ambito legale e fosse ormai molto pericolosa, non risulta che il gestore del bar o il buttafuori abbiano mai chiamato le forze dell’ordine, giunte a seguito delle segnalazioni dei residenti. Non sorprende, alla luce di tutto ciò, la chiusura del locale per 8 giorni, come prescrive la legge.