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Olio, quando lo conservi commetti sempre questo errore: così devi buttarlo via e sprechi una cifra astronomica

Olio d’oliva (pexels) – Romagnawebtv.it

Come conservare correttamente l’olio d’oliva? Vi sono diversi accorgimenti, ma molti commettono tutti lo stesso, identico, errore.

La situazione sarà familiare a molti: l’amico, il vicino di casa, il collega che vive in campagna ha un suo piccolo uliveto e – gratis o per una cifra simbolica – vuole donarvi un pò del suo olio, direttamente dal frantoio.

Non è difficile comprendere come e perché un simile scambio sia vantaggioso: l’olio infatti costa e la situazione non è migliorata certo con la guerra Ucraina-Russia. Un simile prodotto è sempre buono e genuino, superiore all’olio prodotto in massa. Le tirature infatti di olio locale sono notoriamente difficili da trovare; specie se italiane e ancor più se regionali.

C’è poi il discorso ecologista: acquistare a chilometro zero consente di ‘tagliare’ l’intermediario, di non frapporre ostacoli tra venditore e compratore. Uno scambio (quasi) a zero emissioni di co2.

Ma come conservare l’olio appena uscito dal frantoio? Quali accorgimenti sono fondamentali onde non disperdere un bene così buono (e prezioso)? Ebbene vi raccomandiamo di seguirei i seguenti accorgimenti, in parte già presenti sulla nota testata ‘Cookist‘.

Come conservare l’olio d’oliva artigianale

Innanzitutto occorre sapere che l’olio extravergine d’oliva è molto delicato, spesso soggetto ad alterazioni e ossidazioni. Influiscono il grado di umidità, i raggi solari e in generale la luce. Ma procediamo con ordine sui diversi procedimenti.

La prima cosa importante è utilizzare un vetro oscurato quale contenitore, perché in questo modo la luce non penetrerà all’interno, accelerando l’ossidazione. In alternativa è sempre possibile avvolgere il contenitore scelto con un foglio di alluminio.

Se vogliamo usare le latte, è scontato scriverlo, queste devono essere assolutamente pulite e asciutte senza tracce della sostanza precedente (es. vino). La cantina inoltre come luogo è perfetta onde conservare l’olio. In alternativa luoghi riparati e asciutti, come angoli senza luce della cucina.

Olio d’oliva (pexels) – Romagnawebtv.it

Conservare l’olio nuovo, una sfida difficile

Appare importante che l’olio non venga conservato in luoghi umidi, perchè potrebbero formarsi sgradevolissime muffe. In generale la temperatura dovrebbe oscillare sempre tra i 14 e i 18 gradi, senza avere cambi violenti e/o improvvisi.

In ultimo, ma non meno importante elemento, l’olio va conservato con un tappo sigillato, meno viene esposto all’aria, meglio è. L’aria danneggia l’olio d’oliva, occorre ricordarselo. Qualsiasi contenitore che si usa va serrato con la massima sicurezza possibile. Quando poi si cessa di utilizzare l’olio, il tappo va aggiunto subito; non va assolutamente lasciato in giro. Questi accorgimenti vi permetteranno di avere olio buono per tanto tempo senza alcun spreco di denaro.