Modena, prende il via lo screening gratuito della vista nelle scuole della provincia: quali sono le fasce d’età coinvolte
“Occhio ai bimbi”, il nome del progetto promosso dai Lions che metterà a disposizione dei bambini uno screening gratuito della vista.
Il periodo che va dalla nascita ai primi sei anni di vita di un bambino è molto delicato per quanto riguarda lo sviluppo della vista. Prestare attenzione proprio nell’arco di questi anni è necessario affinché si possa scovare prima una possibile malattia oculistica che possa compromettere lo sviluppo visivo del bambino per il resto della sua vita.
A tal proposito, Lions International Distretto 108 Tb, ha dato il via ad un progetto davvero interessante. I destinatari saranno proprio i bambini di età compresa dai 3 ai 5 anni che frequentano le scuole d’infanzia comunali.
Il progetto, riconosciuto con il nome “Occhio ai bimbi”, vedrà coinvolte ben 22 scuole di Modena grazie alla convenzione firmata da Settore Servizi Educativi e Pari Opportunità dell’amministrazione comunale, Fondazione Cresciamo, insieme all’associazione Lions.
Proteggersi dalle malattie della vista è fondamentale
Riuscire a diagnosticare precocemente una malattia visiva in un bambino è fondamentale al fine di preservare un corretto sviluppo della sua vista anche da grande. Una delle condizioni che, comunemente, colpisce i bambini fino ai 6 anni è l’ambliopia, meglio conosciuto come “occhio pigro”. Si tratta di una condizione che colpisce un bambino su trenta e, se non trattata in tempo, può diventare irreversibile.
Partendo da questo senso d’urgenza, l’Associazione Lions ha messo a disposizione dei bambini che frequentano scuole d’infanzia, uno screening visivo gratuito, condotto da personale qualificato. Tutte le famiglie potranno aderire, oppure al contrario dare il loro dissenso, rifiutando la visita.
Screening della vista: tutto quello che c’è da sapere
Il progetto si rivolge a circa 620 bambini delle scuole d’infanzia comunali e a 820 della Fondazione Cresciamo. Come affermato in precedenza, spetta ai genitori decidere se prendere parte allo screening o, al contrario, rifiutare. In ogni caso, sarà possibile per il genitore essere presente durante la visita al proprio figlio.
La durata del protocollo in questione sarà di 3 anni, i bambini che si sottoporranno alle visite, offriranno grande aiuto nella formulazione di una statistica ben precisa circa l’insorgenza dell’ambliopia in età infantile.