Parma e Piacenza, lettera dei cacciatori in vista delle Regionali: si segnalano stragi di cani da parte di un branco di lupi
I cacciatori e sindaci delle province di Parma e Piacenza scrivono ai candidati per la presidenza della regione. L’argomento? I lupi.
Non è tempo di lupi: sempre più, in campagna e in montagna, sale il malcontento dei locali nei confronti dei lupi selvatici, la cui presenza dopo i grandi stermini effettuati nel novecento era stata faticosamente ricostruita negli ultimi decenni.
In questo caso l’ambito d’azione sono gli Appennini, in Emilia-Romagna, nello specifico tra Piacenza e Parma. Le reciproche province lamentano di avere continue incursioni di lupi che in particolar modo uccidono i cani domestici. Naturalmente non ci riferiamo ai cani portati al passeggio, al guinzaglio, ma soprattutto ai cani segugio utilizzati dai cacciatori.
Il malcontento popolare, tradizionalmente ostile alla tutela della fauna e flora selvatica, si è espresso con una lettera in questo caso di una coalizione di sindaci delle due province e dei cacciatori, rivolta ai candidati alla presidenza della Regione, Michele De Pascale (centrosinistra) e Elena Ugolini (centrodestra).
Chi ritroviamo tra i firmatari? Nomi assai noti nell’ambito romagnolo, tra cui Alseno, Agazzano, Bettola, Bobbio, Castellarquato, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Morfasso, Pontedellolio, Vernasca.
Cani uccisi dai lupi, il contenuto della lettera
Secondo la lettera nell’area quasi duecento cani, negli ultimi due anni, sono stati uccisi dai lupi selvatici. Naturalmente la riprovazione, da parte dei sindaci della provincia, è tutta diretta verso le grandi città, ripresentando la contrapposizione tra campagna e nuclei urbani, tra montagna e pianura.
“I grandi predatori sono stati strumentalizzati per creare una spaccatura e uno scontro tra città e montagna – argomenta la lettera – dove la prima si è assunta, senza averne il titolo, ma solo l’influenza del voto, il ruolo di decisore per la seconda“. Pertanto si chiede che venga riconosciuto il diritto delle comunità di campagna e montagna ad avere un’esistenza felice, una tranquillità associata all’uccisione di una quota di lupi.
Lupi selvatici che uccidono cani, la protesta dei cacciatori
Guardando specificatamente alle aree colpite emergono i Comuni di Vernasca, Gropparello, Bettola, Ferriere, Farini e Morfasso. I lupi vengono accusati anche di aver abbattuto bovini, pecore, cavalli, gatti e in generale animali da cortile.
Il bersaglio polemico della lettera sono, come riportato dal giornale Il Piacenza, gli ambientalisti. In particolare si scrive nella lettera di “ideologie ambientaliste”. Tuttavia occorre ricordare come la tutela del lupo selvatico sia prevista dall’Unione Europea, specie dopo la sua (quasi) totale scomparsa nel corso del novecento.