Insalata, pensi di comprare la migliore ed invece ti sbagli di grosso: all’interno delle confezioni trovato qualcosa di spaventoso
L’insalata confezionata è spesso, nei supermercati, una tentazione (sana) irresistibile. Ma quali possono essere i pericoli dietro questa scelta?
Si tratta di un consiglio ricorrente nei manuali per le diete e nei libri salutisti: la verdura va comperata fresca, preferibilmente al mercato locale. Appare invece altamente sconsigliato comperare la verdura in busta o in generale dentro una confezione di plastica. La verdura dev’essere ‘libera’ da ogni confezione, venduta senza troppi imballaggi o viaggi a distanza.
Eppure è così che si presenta spesso nel supermercato o nella rivendita alimentare ‘classica’, al di fuori dei mercatini di campagna. In particolare nel caso in questione ci riferiamo, grazie agli ultimi studi, alle insalate confezionate.
Dopotutto se ci si reca dal locale fruttivendolo per comperare l’insalata occorre eliminarne terriccio e possibili insetti (es. la scolopendra), rimuovere le foglie marcite e solo successivamente, previo lavaggio, utilizzarla come cibo. Nel caso invece delle confezioni l’insalata è pronta per l’uso, non serve attendere alcunché.
L’insalata confezionata, le tante insidie
Tuttavia, come spesso succede quando si tratta di prodotti pronti, l’insalata confezionata nasconde diverse insidie. In primis l’alimento in questione è ricco di sostanze artificiali. Lo riporta ricetta sprint, citando a propria volta la rivista francese ‘60 Millions de Consommateurs‘. Quest’ultima ha condotto un’indagine in profondità su 26 diverse tipologie di insalate pronte.
In quest’ambito molte marche citate sono vendute esclusivamente in Francia, ma altre sono presenti anche in Italia. Ma che cosa è stato trovato, di tanto grave, all’interno di queste confezioni? Ebbene le 26 tipologie testate sono risultate (quasi) tutte con presenza di fitofarmaci, cioè potenziali pesticidi dannosi per la salute. Solo cinque tra queste insalate sono risultate ‘pure’; e il dato, essendo solo 5 su 26, si commenta da sé in un certo qual senso.
Come comportarsi con le insalate confezionate: le possibili sostanze nocive
Guardando alla classifica stilata dalla rivista francese il miglior punteggio viene vinto, tanto per le insalate classiche, quanto per la valeriana dalla ‘Bonduelle’, segue la Florette Cuore di Lattuga per l’insalata generale e le Sladinettes (Lidl) per la Valeriana.
In fondo alla classifica troviamo invece l’insalata di Aldi ‘Savaeurs du jardinier‘ e per la valeriana la versione di Carrefour. Naturalmente si tratta di una classifica autonoma, portata avanti dalla rivista francese; non si tratta di uno studio né governativo, né di una ricerca convalidata da osservatori esterni. Occorre pertanto approcciarlo, come avvisa la stessa ricetta sprint, ‘cum grano salis’.