Altro che nuovo lavoro: se ti arriva questo messaggio vogliono solo truffarti | In migliaia sono già caduti nella trappola
Una speranza di essere essere assunti, una tremule fiammella di avere una qualche speranza sul lavoro e invece è tutta una truffa.
Spesso, quando si è alla ricerca di un lavoro, vi sono lunghi periodi di attesa dove si è disperati per avere una risposta. In queste circostanze ci si aggrappa a ogni minima risposta, senza comprendere quali insidie potrebbe nascondere. E proprio in queste occasioni scatta la truffa.
Il mondo del lavoro è purtroppo pieno per quanto riguarda il mondo online di truffe e inganni: di solito la maggior parte mira ad avere il numero di cellulare e mail della vittima da inserire dentro liste pubblicitarie. L’ immediata conseguenza, di solito, è l’aumentato afflusso di spam nella casella mail e soprattutto le telefonate moleste. Però non ci si riferisce ancora, in questi casi, a vere e proprie truffe come nel caso di oggi.
Purtroppo il rischio è fortemente legato a strumenti che un pò tutti siamo obbligati ad utilizzare: in particolare LinkedIn e WhatsApp. E se sui Social sono tutti un pò più scettici, un pò più prevenuti dopo l’esperienza di decenni di truffe di Facebook e Twitter (oggi X), su WhatsApp l’inganno può essere più sottile. Effettivamente molti datori di lavoro utilizzano il popolare sistema di messaggistica onde comunicare e non deve allora sorprendere che se ne rimanga vittima.
Il lavoro e le truffe: un pericolo continuo
La truffa in questione ha iniziato a diffondersi nella penisola iberica, in Spagna, ma non è escluso che trovi la sua applicazione anche in Italia ed infatti truffe simili già vengono eseguite sul territorio italiano. In questo caso il campanello d’allarme viene dal portale di informazione Close-up Engineering – daily tech magazine.
Di solito la procedura, raccontata dalle vittime spagnole, prevede che il truffatore finga di essere o un addetto alla selezione del personale di qualche azienda per la ricerca del lavoro o un’azienda vera e propria. Viene allora inviato un messaggio dove si scrive che il cv della persona è stato scelto tra tanti. La persona si illude e di solito accetta o di fornire dati sensibili o di scaricare file contenenti malware, virus e in generale programmi capaci di sottrarre denaro dalle carte di credito.
Il rischio della ricerca lavoro online: inganni e sottrazione di dati sensibili
Non si tratta però delle uniche truffe, anzi. Sempre dalla Spagna, ma al di fuori dell’ambito lavorativo, spesso si verificano truffe che utilizzano il phishing, con la sottrazione di dati sensibili dalle carte di credito. La persona riceve una telefonata in apparenza ‘seria’ e sceglie di rivelare i numeri della propria carta, codice segreto compreso. Succede con le persone ormai di una certa età o con chi è particolarmente disperato e vuole guadagnare qualcosa.
Famose, in quest’ambito, anche le robocall, cioè le telefonate automatiche. Un numero sconosciuto, una voce metallica che avvisa di aver mandato una prestigiosa offerta di lavoro. In questi casi l’elemento della finzione è facilmente riconoscibile, essendo preregistrazioni mandate in massa. Però c’è ancora chi casca nell’inganno.