Emilia Romagna, nuova ondata di maltempo su tutto il territorio: i Comuni fanno la conta dei danni
Il maltempo ha di nuovo colpito l’Emilia Romagna, ma dove? Quali sono stati i Comuni coinvolti? Scopriamoli insieme.
A distanza di breve tempo dall’ultima alluvione, su un terreno già di per sé fradicio e zuppo, l’Emilia Romagna è stata colpita da un nuovo diluvio che ha causato esondazioni di fiumi e torrenti in precedenza ‘tranquilli’.
È pertanto emergenza nazionale: sono bastate 48 ore per far piovere gigantesche quantità d’acqua tali da impedire un reale smaltimento da parte della Regione. I danni appaiono in tal senso diffusi e trasversali all’intera regione, con famiglie che rivivono lo stesso incubo di mesi addietro.
Ma quali sono stati i Comuni coinvolti? Si fa prima a elencare quelli risparmiati; comunque guardando a volo d’uccello le zone colpite si ottiene un quadro generale dei danni dall’ultima ‘bomba d’acqua’.
Partiamo innanzitutto dalla zona dei comuni limitrofi a Bologna: a Pianoro, San Lazzaro di Savena e Casalecchio di Reno è stata ordinata in via preventiva l’evacuazione e con buone cause. Le zone sono state completamente allagate, la mossa dei sindaci è stata certo prudente, ma di una prudenza ricambiata dai fatti.
Una nuova, devastante, alluvione: i danni sono innumerevoli
Bologna invece è stata proprio invasa dall’acqua: le strade erano dei torrenti in piena, sono esondati anche corsi d’acqua normalmente sotto tono, tranquilli. Il torrente Zena in particolare ha travolto a Botteghino di Zucca, a Pianoro, un’auto, portando alla morte un giovane.
Messe gravemente alla prova anche le aree di Budrio, Castelmaggiore, Molinella, Lavino, Medicina e Castel San Pietro: tutte colpite dalla “slavina d’acqua” come l’hanno definita i giornali locali, specie Rai News e Corriere Romagna. Qui sono state evacuate circa 3500 persone che ora attendono di tornare nelle proprie (allagate) case.
Le devastazioni della ‘bomba d’acqua’, due giorni di forti danni
Tranquilla invece la situazione nella provincia di Ravenna dove i torrenti si sono mantenuti entro i livelli di guardia. In generale quindici fiumi in tutta l’Emilia Romagna vengono considerati entro la ‘soglia rossa’ che non si registrava dal lontano 2023. Tuttavia i danni maggiori sembrano concentrati nel bolognese.
Si registrano inoltre allagamenti nella zona di Imola, specificatamente a Castel Guelfo, Anzona, Baricella, Malalbergo. Le acque erano inoltre tracimate nel comune di Budrio, presso il ponte di via Rabuina. Spostandosi nel reggiano il canale Tassone si è rotto, tracimando a Cadelbosco di Sotto. Le prossime ore restano di attesa quindi per tutti.