Non è stato ancora erogato l’Assegno Unico: migliaia di famiglie sono preoccupate | Che fine hanno fatto i loro soldi
La burocrazia può presentare alcune criticità importanti: ecco come capire che fine ha fatto l’Assegno Unico.
Lo Stato sociale, o welfare state, è l’insieme delle politiche pubbliche che proteggono i cittadini dai rischi e li assistono nei bisogni legati alle condizioni di vita e sociali.
Queste politiche includono una vasta gamma di servizi e tutele, come l’assistenza sanitaria, le pensioni, il sostegno alla famiglia e l’educazione, che sono fondamentali per garantire il benessere economico e sociale dei cittadini.
Qualcuno, per un motivo o per un altro, si trova sempre indietro. In questi casi, dunque, sono previste numerose iniziative che sono rivolte in primis a tutte quelle persone che presentano determinate situazioni. Una di queste è l’Assegno Unico.
Questo mira a fornire un sostegno economico alle famiglie indipendentemente dalla loro condizione lavorativa e dal reddito. L’assegno è destinato a tutti i figli a carico fino al compimento dei 21 anni, con un’estensione senza limiti di età per i figli con disabilità.
L’Assegno Unico
Il valore dell’assegno varia in base alla fascia ISEE della famiglia, rendendolo progressivo: più basso è l’ISEE, maggiore sarà l’importo dell’assegno. Per i figli minorenni, l’importo può variare da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 euro al mese, mentre per i figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni, l’importo oscilla tra i 25 e gli 85 euro mensili.
A ottobre, il pagamento era previsto tra il 16 e il 18. Nel caso in cui, dopo queste date, l’Assegno Unico per i figli a carico non sia stato ancora erogato, è importante seguire una serie di passaggi per risolvere la situazione. In primo luogo, è essenziale verificare lo stato della propria domanda tramite il sito web dell’INPS o contattando direttamente l’istituto.
Come controllare lo stato dell’Assegno Unico
Questo può essere fatto utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS per accedere all’area riservata del sito INPS. È fondamentale assicurarsi che tutti i dati bancari forniti siano corretti e aggiornati, poiché eventuali errori possono causare ritardi nel pagamento. Inoltre, è necessario controllare regolarmente le comunicazioni inviate dall’INPS, che possono includere informazioni importanti o richieste di documentazione aggiuntiva.
Verificare di soddisfare tutti i requisiti necessari per l’erogazione dell’Assegno Unico è un altro passo cruciale. Questi requisiti possono includere, ad esempio, soglie ISEE specifiche o la composizione del nucleo familiare. Se dopo questi controlli l’assegno non è ancora stato erogato, è consigliabile contattare l’INPS per ottenere assistenza. Questo può essere fatto tramite il servizio INPS Risponde. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato, che può offrire supporto nella gestione della pratica e nella risoluzione di eventuali problemi.