Medici senza frontiere sbarcano anche a Piacenza. Ma come funziona l’organizzazione? Come fare onde poterli aiutare?
Tempi alquanto duri per i medici impegnati sui fronti di guerra. Si pensi a quali sofferenze attraversino i civili, specie i bambini, nella striscia di Gaza. O in Libano. O nella stessa Israele sotto continui bombardamenti terroristici e iraniani. O ancora, spostandosi ad oriente, si rifletta su quali migrazioni e spostamenti di popoli abbiano attraversato i popoli russi e ucraini a seguito di una guerra che si protrae da tanto, troppo tempo.
E non basta, perchè in realtà vi sono tanti altri conflitti meno noti in tutto il globo. Ad esempio si pensi alle zone otto controllo degli Houthi, presso il passaggio di Suez, nella zona del mar Rosso. Zone flagellate da anni di guerra civile, di scontri interni, di bombardamenti via terra e via mare. Proprio di questo parleranno i Medici Senza Frontiere giunti a Piacenza.
Ma che cosa fanno gli Msf? In sostanza offrono cure mediche e interventi chirurgici d’emergenza, oltre a consentire alle donne partorienti un travaglio sicuro.
L’iniziativa a Piacenza si colloca nell’ambito dell’iniziativa ‘Biscotti Senza Frontiere‘ presente in cento diverse piazze italiane. E non manca Piacenza, con piazza Cavalli, all’interno dell’Emilia Romagna. Ma come poter aiutare gli Msf?
In questo contesto i Medici presenti in piazza, come racconta Il Piacenza, hanno raccontato di situazioni davvero ‘al limite’ nei luoghi in cui hanno lavorato. Ad esempio in Ucraina hanno ‘macinato’ oltre 10mila chilometri per garantire che 8mila pazienti venissero spostati verso ospedali attrezzati, lontani dalle linee del fronte. E l’Ucraina impallidisce a confronto con quanto avviene a Gaza.
Federica Iezzi, una chirurga pediatrica intervistata da Il Piacenza, ha rilasciato un’importante testimonianza: “Non ci sono attrezzature mediche sufficienti, c’è solo il paracetamolo per il dolore. I bambini hanno tutti paura quando entrano in ospedale, conoscono il dolore dalla nascita, i loro occhi piangono alla ricerca di un perché“.
Ma come aiutare i Medici Senza Frontiere? Non è difficile, perché Msf promuove, per il prossimo sabato 19 e domenica 20 ottobre, una scatola di biscotti in vendita con una donazione minima di 15 euro. La scatola presenta il disegno del famoso fuoristrada protagonista delle imprese dei Medici.
Le donazioni, acquisite comperando la scatola, consentiranno di acquistare nuove forniture mediche. Ogni scatola di biscotti venduta corrisponde in media a 7 kit per medicazioni d’urgenza. In alternativa è possibile anche fare semplici donazioni senza chiedere null’altro in cambio.