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Budrio, genitori indignati presentano un esposto alla Procura: nell’asilo dei loro figli trovati escrementi di topi

Un esempio di ratto – pexels – Romagnawebtv.it

Scandalo in Emilia Romagna, l’ennesimo caso di mal gestione delle mense scolastiche. Il caso agghiacciante di Budrio.

L’argomento è noto, ormai tende a ripetersi: le mense scolastiche in tutta Italia hanno seri problemi di igiene. La pulizia non è certo uno degli elementi che più le connota, nonostante controlli accurati e l’ansia delle famiglie.

Anche l’Emilia Romagna, paese noto per l’eccellenza dei suoi sistemi educativi coltivati da decenni di governo di sinistra, non sembra sfuggire a questa regola, anzi. L’ultimo caso è ‘esploso’ a Bagnarola di Budrio, nella provincia, in una piccola scuola dell’infanzia.

Il caso è piuttosto grave: in sintesi per tre volte è stata segnalata la presenza di topi e correlati escrementi nell’asilo in questione, specificatamente nella cucina dove si prepara il cibo per i più piccoli. Tre controlli, tre derattizzazioni: eppure il problema continua. Non solo sono state ritrovate feci di topi negli angoli, ma anche i piccoli roditori capaci di trasmettere un gran numero di malattie infettive tanto più gravi se a buscarle sono i bambini piccoli.

Il caso della contaminazione, ecco cosa sappiamo

La denuncia proviene dal rappresentante dei genitori Sara Bartolini che non riesce francamente a spiegarsi perché i casi continuino a moltiplicarsi senza sosta. Non a caso si è scelto di ricorrere alle vie giuridiche con un esposto inviato a Procura e Ausl, oltre che a un reclamo in Comune.

“Non capiamo perché – si è chiesta retoricamente Sara Bartolini – se sono stati fatti gli interventi il problema continua a ripresentarsi. E in effetti il Comune aveva incaricato la ditta che, a propria volta, aveva proceduto per tre volte consecutive alla disinfestazione.

Budrio – Wikipedia – Romagnawebtv.it

L’opinione del Comune di Budrio

Ma come si difende l’amministrazione comunale? Budrio ha replicato elencando tutte le azioni intraprese, ogni volta però rivelatesi temporanee. Si consideri come, ad ogni intervento, si sia dovuto trasferire 34 bambini di due sezioni in un’altra scuola. Attualmente è stato coinvolto il servizio Igiene e Salute Pubblica Metropolitano e il servizio Veterinario dell’AUSL di Bologna.

Nonostante le (forti) critiche della Bartolini occorre infatti evidenziare che il Comune ha sempre replicato entro quarantotto ore dalla segnalazione del problema, mobilitando di volta in volta gli attori necessari, dalla ditta agli operatori sanitari. Resta quindi il mistero di questi topi che scompaiono e ricompaiono nella scuola. Evidentemente c’è qualche sorgente a monte, qualche traccia difficile da disinfestare completamente.