A pochi km da Modena si trova un borgo da poter visitare tutto l’anno: un pezzo di Paradiso al confine con la Toscana
Perchè limitarsi ai ‘soliti’ luoghi? In Emilia Romagna, a breve distanza da Modena, si nasconde un borgo incantevole. Scopriamolo insieme.
Quando si visita l’Emilia Romagna ci si limita, di solito, ai luoghi classici: le città d’arte e la Riviera romagnola. Eppure la Regione potrebbe garantire molto di più, vi sono tanti elementi nascosti non solo ai turisti, quanto agli stessi cittadini.
In quest’ambito un borgo poco conosciuto, decisamente nascosto, è quello di Fiumalbo. La cittadina si trova nell’alto Appennino modenese, inserito nel Parco del Frignano, al confine con la Toscana, presso la confluenza del Rio Acquicciola e rio delle Pozze che, unendosi, vanno a formare lo Scoltenna.
Fiumalbo tuttavia, a differenza di altri borghi, non ha solo conservato il centro storico, ma lo stesso nucleo cittadino. È, in altre parole, una città di tradizioni molto forti e radicate, a partire dal dialetto.
Si tratta infatti di una mescolanza tra il dialetto emiliano e toscano, tra il ceppo linguistico del nord, specie del nord est e dell’Italia centrale. Il risultato? Una sorta di dialetto veneto.
Fiumalbo come borgo, un pò di storia
Partiamo con il dire che Fiumalbo si presenta sostanzialmente come un luogo tranquillo: un paesino fatto con case di sasso e come tale molto caratteristico. Il nome, secondo la leggenda, deriverebbe da Flumen Album cioè un riferimento alla spuma dei torrenti del paesino.
Sicuramente Fiumalbo esisteva già nel 1038; poi col tempo se ne perdono le tracce, i segni reali. Oggigiorno il paese risale all’età moderna e al medioevo. Ma che cosa visitare?
Che cosa fare a Fiumalbo: alcune info utili
Ebbene di solito si consiglia di visitare la Chiesa di Santa Caterina da Siena, al cui interno c’è una mostra permanente dedicata all’arte sacra con audio bilingue. In particolare vi figura la Tavola di Sacaccino Sacaccini da Carpi dal titolo “Madonna col Bambino in Trono”, i Santi Bartolomeo e Giovanni Battista della prima metà del 1500 e infine il dipinto dell’Ultima Cena del 1550.
Da non perdere però, sempre in ambito medievale, l’Oratorio di S. Rocco, l’Oratorio dell’Immacolata e infine di S. Caterina. Inoltre, poco distanti, nel borgo delle Valdare è possibile visitare le Capanne Celtiche con i tetti ‘scalati’. Una visita sicuramente diversa dal solito.