Bologna, Palazzo Albergati ospita le opere dell’artista Antonio Ligabue: fino a quando sarà possibile visitare la mostra
Quale nuova mostra agita Bologna? Si tratta di un’esposizione dedicata al genio Antonio Ligabue.
Bologna città d’arte, quante volte lo si ripete? Un baluardo culturale, un avamposto contro le barbarie, un argine all’inciviltà. Dopotutto è stata Bologna, nel periodo medievale, ad essere stata una delle grandi culle della pittura, scultura e studio italiano e – perché no – anche europeo. Tuttavia una civiltà si può definire davvero vitale solo quando viene sottoposto a rinnovamento, quando si rigenera da sé stessa. E in effetti Bologna, complice il suo ruolo di città universitaria, riesce in questo compito.
Un esempio di ciò è la nuova mostra dedicata ad Antonio Ligabue: di carattere antologico, definita ‘grande mostra’, ha viaggiato in tutta Italia prima di ‘sbarcare’ a Bologna. Rimarrà visitabile fino al 30 marzo. Ed è in effetti, guardando ai puri numeri, una esposizione di dimensioni notevoli: annovera cento diverse opere su diversi medium, dagli oli, ai disegni, alle sculture.
Tra le chicche assolute emerge in particolare un album di disegni mai esposto fino ad ora, una rivelazione assoluta per i fan del pittore. La cornice non sarà d’altronde da meno, delineando il severo lusso di Palazzo Albergati.
Ma quale ritratto emerge di Ligabue? Un uomo tormentato, va da sé, e un artista completamente fai-da-te. Senza trascurare – dettaglio fondamentale – le sue ‘visioni’ degne di un mistico asceta.
La struttura della mostra, ecco come si articola
Grazie all’esperta gestione di Artemisia – specialista assoluta di queste mostre – la mostra segue un andamento cronologico, preparata pezzo dopo pezzo da Francesco Negri e Francesca Villanti.
La vita di Ligabue si intreccia pertanto nella mostra con la raffigurazione artistica: i diversi pezzi raccontano efficacissimamente quali evoluzioni conobbe il pensiero di Ligabue, quali sofferenze fisiche e psichiche lo portarono ad essere certo un grande artista ma anche un uomo sofferente e sofferto, un “martire dell’arte”.
Gli inediti della mostra: le sorprendenti novità
L’elemento nuovo è senza dubbio dato da un album completo di disegni realizzato da Ligabue mentre soggiornava alla locanda La Croce Bianca. Si era a conoscenza di questo famoso album ma lo si riteneva perso per sempre.
Oggetti in mostra invece assai più inconsueti gli animali impagliati del Museo Spallanzani, afferenti ai Musei Civici di Reggio Emilia. Ligabue osservò queste fiere in mostra per ore e ore, ricavandone una fondamentale ispirazione per le proprie opere. Un appuntamento quindi da non perdere.