Modena, mezzi pubblici non all’altezza del ritorno a scuola degli studenti: fissata una riunione tra le province
Problemi a Modena coi mezzi pubblici: dotazioni insufficienti per la ripartenza dell’anno scolastico. Pesa la carenza di personale.
Non procede come sperato la ripartenza delle scuole nel modenese, principalmente a causa dei tagli e delle deviazioni del sistema di trasporti pubblico. Pochi, rispetto al passato, i bus a disposizione. Non sono state infatti poche le deviazioni, gli aggiustamenti, i bus che un tempo si ricordava e ora non sono più presenti.
In particolare manca personale per il servizio urbano di Modena, non si trovano autisti e in generale le risorse appaiono inferiori in confronto al passato. La linea 9 è stata ad esempio estesa fino a Rubiera sostituendo gli orari della linea 762. E gli orari delle linee 11N e 11S sono state unite nella singola macro linea 11.
Non va meglio col trasporto extraurbano, con rilevanti modifiche per le linee 639, 640 e 643. Riorganizzazione completa inoltre per il servizio su Magreta. Onde cercare di far ‘incontrare’ le necessità del servizio di trasporto pubblico e degli studenti, si è optato per chiudere le scuole il 2 novembre e il 23 dicembre, deliberando nel contempo che fossero giornate di vacanza scolastica extraurbana. Piccoli accorgimenti che mascherano la mancanza di personale e risorse, sebbene ancora entro limiti accettabili.
La provincia di Modena discute i trasporti per gli studenti
La questione è stata sollevata di recente dal presidente della provincia di Modena Fabio Braglia che ha osservato come vi sarà tempo “per comprendere a fondo le ragioni delle criticità di questo inizio d’anno scolastico”, tuttavia “quello che famiglie e studenti ci chiedono oggi sono soluzioni, tempestive e concrete”.
Che fare? Innanzitutto, secondo Braglia, occorre garantire un trasporto pubblico scolastico completo, da Fiumalbo a Finale Emilia, collegando capillarmente tutte le scuole presenti.
L’incontro coi presidi, le (tante) criticità riscontrate
Proprio nei prossimi giorni la Provincia di Modena incontrerà i dirigenti scolastici, l’ufficio scolastico provinciale, Amo e Seta. L’biettivo fondamentale è comprendere come risolvere nell’immediato il problema, onde controllare – nel frattempo – lo stato pericolante dell’edilizia scolastica, affidata all’accordo tra Provincia e istituti scolastici. La manutenzione, anche in questo caso, non può infatti tardare, pena l’incolumità degli studenti stessi.
La situazione sembra davvero grave considerando come il presidente di Seta Cirelli vorrebbe rimettere il mandato. Tuttavia, ha esortato Braglia, l’elemento maggiormente importante è risolvere il problema per le famiglie e i loro studenti. Per questo ci si sta muovendo con la massima celerità possibile.