Mamme lavoratrici: attenzione al bonus da 250 euro | Il Governo ha cambiato tutto: potreste essere tagliate fuori
Scatta un nuovo incentivo per le mamme lavoratrici: stanziati a 250 euro al mese, ma chi saranno i beneficiari?
Il momento in cui si decide di mettere al mondo dei figli è quello più incredibile e felice che ci sia. Tuttavia, in Italia, abbiamo visto come il binomio lavoratrice-figli diventa sempre più impossibile, a tal punto da trattarlo come una vera e propria criticità.
È per questi motivi che, mettere al mondo un figlio è una scelta sempre più ardua da portare avanti. Le nascite diminuiscono anche a causa della problematica legata al lavoro. Secondo un report delle nascite, elaborato dall’Istat, la media sarebbe di 1,2 bambini per ogni mamma.
Per dare una spinta alla crescita demografica, il Governo ha deciso di impiegare parte della manovra finanziaria del 2025 proprio per incentivare le mamme lavoratrici. Quali saranno le nuove disposizioni del bonus mamme?
Bonus madri lavoratrici: come funziona
È utile ricordare che tale bonus è già stato erogato negli anni scorsi ma con la legge di bilancio 2025 potrebbe subire alcuni cambiamenti. Per tale bonus è previsto l’esonero dalla contribuzione previdenziale a carico delle madri lavoratrici. Affinché possa esserci l’esonero, è necessario che si rispettino alcune condizioni fondamentali:
- avere almeno 3 figli a carico di età inferiore ai 18 anni
L’esonero contributivo può arrivare fino ad un limite massimo di 3.000 euro annui. Invece, la soglia massima di esonero dalla contribuzione dovuta dalla lavoratrice, in relazione al periodo di paga mensile, è di circa 250 euro.
Prove e modifiche del bonus madri lavoratrici
A poter beneficiare del bonus sono tutte quelle madri che hanno stipulato un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e che operano nel settore pubblico o privato, ad eccezione dei rapporti di lavoro domestico. Tale bonus viene erogato dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Il 2025 invece potrà portare con sé delle modifiche sostanziali dei termini, soprattutto per quanto riguarda delle prove sperimentali.
Un chiaro esempio è la prova del 2024 la quale ha esteso il beneficio dell’agevolazione anche alle madri lavoratrici con due figli a carico. Questo, però, fino al decimo anno d’età del figlio più piccolo. La legge di Bilancio 2025 chiarirà se questa sperimentazione potrà essere effettivamente implementata, oppure dovrà essere del tutto eliminata. Chi ha quindi solo due figli a carico dovrà prestare attenzione ai prossimi sviluppi.