La legge è cambiata: questa abitudine adesso rischia di costarti cara | In tanti hanno già ricevuto una multa altissima
Vinted e Wallapop, spopola sul web la moda della Second hand ma attenzione perché non è tutto oro quello che luccica.
Ormai distaccarsi da internet è diventato quasi impossibile. Il Covid 19 ha dato una forte spinta soprattutto agli shop online che hanno continuato a lavorare e si sono fatti conoscere dagli italiani. Un chiaro esempio sono i due shop online di vendita e acquisto prodotti di seconda mano.
Di sicuro avrai sentito parlare di Vinted o Wallapop. Sono delle piattaforme dove è possibile acquistare prodotti usati ad un prezzo davvero conveniente. “Non lo metti? Mettilo in vendita”, recita lo slogan di Vinted. L’idea potrebbe essere davvero invitante, svuotare il proprio armadio da capi che non si utilizzano più e guadagnare.
Tuttavia, in molti tralasciano un particolare davvero importante: tutto ciò che viene fatto su questi siti viene registrato e, nel momento in cui il guadagno raggiunge cifre considerevoli, queste bisogna dichiararle all’Agenzia delle Entrate.
Contabilità sui siti Second hand: come funziona
Vendere su siti come Wallapop e Vinted può esporre a particolari problematiche? La risposta è si. Se non vengono rispettati alcuni termini legali, è possibile incappare in multe davvero salate. Anche una semplice vendita potrebbe metterti in serie difficoltà. Non tutti sanno che il commercio online, oggi, si regge su nuove normative. Adesso, bisogna pensare alle regole fiscali imposte dal proprio Paese. Ma facciamo maggior chiarezza.
Cosa accade se vengo saltuariamente dei prodotti sui siti internet? La risposta è niente. Non si tratta di un’attività e la vendita saltuaria non produce un reddito fisso nella persona che vende i prodotti. Al contrario, se l’attività è fissa o frequente, la situazione cambia drasticamente. In quel caso vi sono degli adempimenti fiscali a cui far fronte. Nel caso in cui non vengano dichiarati i redditi, ecco che possono arrivare delle sanzioni per reddito non dichiarato e si sarà costretti ad aprire una partita Iva per poter continuare le proprie operazioni.
Vendite online: il nuovo regolamento da seguire
Per evitare spiacevoli inconvenienti, bisogna prestare attenzione alle nuove leggi che regolamentano la vendita di prodotti online. Secondo la direttiva Dac7 del 2021, tutte le piattaforme di vendita online devono comunicare i dati di vendita degli utenti all’Agenzia delle Entrate. In tal caso, quando si tratta di vendite frequenti e giornaliere su siti come Vinted o Wallapop, l’ente in questione potrebbe obbligare il venditore ad aprire la partita IVA. Ma in quale caso si deve dichiarare le proprie vendite all’Agenzia delle Entrate?
- se in un anno solare sono state effettuate almeno 30 vendite;
- se in un anno solare sono stati guadagnati più di 2.000 euro dalle vendite.
Al contrario, chi vende sporadicamente qualche oggetto usato e non supera i valori appena descritti, non dovrà trasmettere alcuni dato all’Agenzia delle Entrate.