Imola, aggressione ai danni dei sanitari in turno al Pronto Soccorso: colpito anche un rappresentante delle Forze dell’Ordine
Nuovo caso di aggressione in un ospedale italiano, stavolta in Emilia Romagna. Esaminiamo insieme che cos’è successo e le reazioni della politica.
Ci si chiede spesso cosa occorra fare nel caso delle aggressioni violente negli ospedali italiani. Il servizio sanitario pubblico accusa già da tempo rilevanti problemi che potrebbero anche fare a meno dell’ennesima emergenza, stavolta in un ambito sicuritario. Eppure specie i Pronto Soccorso sono oggetto di continue rappresaglie con pazienti che esigono di essere curati, che lo chiedono a gran voce.
Che fare? È chiaro come sia necessario reagire e reagire in tempi brevi, perché altrimenti si rischia che nessuno medico o infermiere voglia lavorare nel settore pubblico. D’altronde se già le paghe sono molto più basse rispetto al resto dell’Europa e i turni letteralmente massacranti, ora l’incognita della sicurezza personale è letteralmente l’ultimo chiodo nella bara.
In questo caso l’aggressione si è verificata a Imola, in Emilia Romagna, nell’ospedale cittadino. E, senza sorprese, ne è stato protagonista il Pronto Soccorso. D’altronde si caratterizza da tempo per essere la ‘zona calda’ sanitaria a Imola come altrove.
Ma che cos’è successo specificatamente? Un uomo, in sala d’attesa, è esploso di rabbia, calciando con furore infermieri e presenti. Calci e pugni con selvaggio abbandono, fino a quando non è stato bloccato dalle forze dell’ordine.
Lo sdegno dei sindacati
Fials ha divulgato ai giornali come l’uomo era stato sottoposto a una flebo in attesa del trattamento ma persa la pazienza aveva sfilato la cannula e minacciato con l’asta della flebo i pazienti che invano cercavano di aiutarlo.
“Ennesima pagina nera della sanità in Emilia-Romagna – ha commentato Fials – la Regione ad oggi non accenna a varare un piano di assunzione straordinaria per i pronto soccorso romagnoli, chiediamo l’esercito davanti ai pronto soccorso delle aziende sanitarie del territorio emiliano romagnolo”. Insomma, si chiede di agire e agire subito.
Il commento del sindaco di Imola
“A titolo personale, desidero esprimere la mia ferma condanna per quanto accaduto e ribadire l’importanza di tutelare la sicurezza di chi opera nel nostro sistema sanitario – ha invece dichiarato il sindaco di Imola Panieri – Gli episodi di aggressione nei confronti del personale medico e sanitario sono inaccettabili e devono essere contrastati con determinazione”.
“Come amministrazione comunale continueremo sicuramente a fare la nostra parte – ha rassicurato il sindaco di Imola – in sinergia con le autorità competenti, per promuovere un ambiente di lavoro sicuro e garantire che chiunque si rechi al lavoro per aiutare gli altri non debba avere paura per la propria sicurezza. Ringrazio infine le forze dell’ordine per il loro celere intervento”.