L’Emilia Romagna contro la violenza sulle donne: online il bando per gli enti locali | Ecco come fare per partecipare
La Regione Emilia-Romagna ripropone il bando da due milioni contro la discriminazione di genere. Vediamo insieme di che cosa si tratta.
La Regione Emilia Romagna ha deciso di stanziare due milioni di euro per promuovere forme di contrasto e prevenzione della violenza e della discriminazione di genere. Il bando della regione, online da qualche giorno, inserisce come fondo 2 milioni di euro volti a finanziare progetti di enti locali, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato.
L’impegno, in questo settore, continua dunque forte da parte dell’Emilia Romagna a favore della protezione delle donne. Ma quante sono le iniziative in progetto? Sono circa 350, tutte volte a contrastare la violenza di genere.
In passato i milioni impiegati sono stati, dal 2020 ad oggi, 8,5; un ammontare notevole che testimonia l’impegno politico verificatosi in passato. Particolarmente Forlì Cesena ha avuto 38 progetti finanziati per 907mila euro.
Ma quali sono queste iniziative? Vediamone insieme alcuni esempi: l’associazione Nondasola, in concerto con il Comune Reggio Emilia, promuoverà il cosiddetto Post-it all’interno delle scuole superiori. Se ne parlerà pertanto cogli studenti.
Le iniziative dell’Emilia-Romagna
In un ambito invece maggiormente sportivo ‘Play your rights‘ vuole favorire una discussione sull’hate speech basati sulle proprie emozioni. ‘Donne in gioco’, nello stesso filone, promuove il calcio femminile come strumenti di contrasto alla violenza sulle donne. Rimanendo sempre nell’ambito delle iniziative promosse, il Festival femminista Re/ Sister propone un vasto programma di incontri, dibattiti e performance teatrali e cinematografiche attraverso la Casa delle Donne di Parma.
L’assessore alle Pari Opportunità Barbara Lori, in questo contesto, ha commentato che l’obiettivo è di porre in una posizione centrale le donne. D’altronde l’Emilia-Romagna ha una fertile tradizione in quest’ambito e soprattutto una rete territoriale particolarmente ricca.
I dettagli del bando, ecco come funziona
Il bando valido per il biennio 2025-26 mira invece ad avere quali contenuti alcune specifiche di genere: revenge porn, discorsi d’odio, cyberbullismo virtuale e molestie. Ma chi si vuole aiutare? Il pubblico coinvolge richiedenti asilo, donne immigrate, difficili condizioni di clandestini internazionali. Il carnet è d’altronde ampio: tra un minimo di 10mila e 50mila euro.
In questo contesto occorre ricordare il funzionamento della banca dati nel quale stanno facendo confluire tutti i progetti sui temi della parità: attualmente ve ne sono circa 100. Progetti del mondo dello sport, del volontariato, dei Comuni, delle scuole, delle associazioni e infine dei centri antiviolenza.