Tasso di criminalità più alto: nelle prime dieci posizioni anche due province emiliane | Ecco cosa dicono i nuovi dati
Polizia di stato – depositphotos – Romagnawebtv.it
Perchè compare anche la tranquilla Emilia Romagna nei dati riferiti alla criminalità in Italia del Sole 24 Ore? Scopriamo insieme le città maggiormente colpite.
Appaiono di nuovo in crescita i dati sulla criminalità in Italia. Dopo un periodo di flessione, pure contraddetto dalla percezione dei cittadini che non si ritenevano al sicuro, i dati oggettivi ora confermano che il crimine ha di nuovo rialzato il suo (sgradevole) capo, c’è una generalizzata recrudescenza di criminalità un pò ovunque nella penisola.
I dati derivano da un’indagine condotta da Il Sole 24 Ore che comprende rispettivamente dati forniti dalla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, DIA, Polizia Municipale, Polizia Provinciale e Guardia Costiera.
Le segnalazioni sono state poi calcolate sulla base della popolazione residente nella provincia, riferendosi al 1 gennaio di ogni anno secondo l’Istat. La fotografia che ne emerge inquadra una criminalità particolarmente attiva nei grandi centri urbani. Milano rimane in pole position, seguito da Roma e al terzo posto non manca la capitale culturale, Firenze.
D’altronde non si dovrebbe restare sorpresi, perchè a Milano e Roma vive il 13% della popolazione con ingenti flussi di cittadini che entrano ed escono di continuo, un flusso (migratorio, anche) che spiega gli alti tassi di criminalità.
Il caso dell’Emilia Romagna, ecco le cause
Nel caso della regione romagnola compare nella top ten dell’indice di Criminalità 2024 del giornale di economia tanto Rimini, quanto Bologna. Rimini si colloca al quarto posto con oltre 6mila denunce ogni 100mila abitanti, totalizzando un totale di 20mila denunce. Può consolare come, lo scorso anno (2023), Rimini risultasse addirittura seconda.
“Il dato di Rimini – ha commentato la prefetta della città Giuseppina Cassone – è fortemente condizionato dall’incremento dei reati nel periodo estivo a causa dell’afflusso di persone in Riviera, a cui si affianca il senso civico dei romagnoli”.
I dati delle province dell’Emilia Romagna
La causa sembra dunque essere il turismo di massa e rientra nella stessa dialettica anche Bologna, presente in sesta posizione con oltre 5mila denunce ogni 100mila abitanti. In precedenza era stata invece quarta, nel 2023; anche in questo caso un miglioramento nella sicurezza generale.
Troviamo poi anche Parma al tredicesimo posto con oltre 4mila denunce, Modena al sedicesimo posto, Ferrara al diciassettesimo, Ravenna al ventesimo, Piacenza al 28esimo, Forlì-Cesena al 32esimo e Reggio Emilia al 35esimo. Non c’è niente di cui stare tranquilli, pertanto ed al contrario vi è ancora molto su cui lavorare.