Si trova sulla costa ferrarese e ricorda una Venezia in miniatura: alla scoperta delle perle nascoste dell’Emilia
C’è un’alternativa low cost, italiana e tradizionale a Venezia. Prende il nome di Comacchio ed è in Emilia Romagna: tutta da scoprire.
Molti, moltissimi vogliono andare a Venezia, ma nessuno a Comacchio. Eppure spostandosi dal Veneto all’Emilia Romagna Comacchio ha davvero tanto da ‘svelare’ al turista interessato.
La cittadina si articola su 13 piccole isole, caratterizzate da caratteristici canali che ricordano in effetti la sorella veneziana. Il porto di pescatori, chiamato col nome risorgimentale di porto Garibaldi, risale al 1400 mentre la parte principale della cittadina al 1600. Le catapecchie ai margini della città erano un tempo sede tanto dei pescatori di vongole, quanto di giocatori d’azzardo, contrabbandieri e bordelli. Una Venezia meno ‘addomesticata’, quella di Comacchio.
Ma qual è stato il principale vanto economico di Comacchio? Ebbene era nota soprattutto per il commercio dell’anguilla. Lo racconta un museo particolarissimo ovvero l’ex Manifattura dei Marinati responsabile per secoli di essere stata una fabbrica di sottaceti.
Il Museo include gran parte delle strutture della vecchia fabbrica: il cancello sul canale dove le barche portavano direttamente nelle viscere del fabbricato le anguille da arrostire e poi conservare in aceto. Le tinozze di legno nelle quali le anguille restavano, in attesa di essere vendute, e i camini alimentati con aromatico legno di pino.
Comacchio, capitale dell’anguilla
Proprio nell’occasione della sagra annuale dell’anguilla, tra il 28 settembre e il 13 ottobre, i camini vengono utilizzati in via eccezionale onde arrostire le anguille e servirle sui banchi del paese. Una chicca enogastronomica unica in Italia, impossibile da trovare in altre città. Venezia compresa.
C’è anche un legame importante col cinema, perché proprio nel 1950 l’attrice ormai star famosissima Sofia Loren chiese di girare un film a Comacchio. Tutti i cittadini ricordano il film in questione, intitolato ‘La donna del fiume‘ vede la Loren interpretare il ruolo di una moglie bella e terribile di un pescatore, impegnato nella fabbrica locale di anguille della città. Un vero e proprio cult, uscito nelle sale nel 1954.
Lo spettacolo dei dintorni di Comacchio, un classico ambiente lagunare
Per chi ama connettere cinema ed enogastronomia una sosta obbligata è la pescheria Trepponti dove le foto di Sofia Loren nel 1954 fanno bella mostra di sé in vetrina.
Chi invece preferisce la natura può sempre allontanarsi per una gita fuori porta, prediligendo di solito i giri a bordo di una barca locale. Si potranno allora vedere i caratteristi casoni per catturare le anguille con le trappole nelle paludi e la fauna locale, caratterizzata dai particolarissimi fenicotteri rosa.