Bologna, scoperto un giro di compravendita di diplomi: tremila euro il prezzo dell’esame | Le indagini della Guardia di Finanza
Una scuola privata a Bologna rilasciava diplomi dietro (presunto) rilascio di determinate somme. Guardiamo insieme i dettagli di questo diplomificio.
Bocciati per anni. Ripetizioni, lezioni apposite, corsi estivi. Fatiche inenarrabili onde giungere a quell’ambito diploma di maturità. Se per molti l’esperienza in un professionale o un liceo, per quanto coi propri momenti di difficoltà, sia comunque un’esperienza normale, per chi è meno portato allo studio la maturità può rappresentare uno scoglio invalicabile, una fatica di ercole.
E c’è chi vi rimane intrappolato: chi non riesce a passare la maturità o lo fa solo a prezzo di grandi fatiche. Tuttavia, accanto a questi soggetti, occorre non dimenticare che c’è chi preferisce la strada facile, anzi l’autostrada. Perchè faticare sui libri, dopotutto? Perchè soffrire ad imparare sfilze di nomi e date? Perchè non rimanere ignorante, ma in possesso di un titolo di studio?
Come riporta l’ANSA, in Emilia Romagna, nello specifico a Bologna, vi era una scuola privata che sostanzialmente regalava i diplomi. Se infatti la tassa d’esame versata normalmente era di 12,09 euro, in questo caso la scuola chiedeva tremila euro, in larga parte contanti. In cambio lo studente passava inevitabilmente l’esame.
Non a caso la Guardia di Finanza di Bologna ha parlato di ‘diplomificio’ e il gip Andrea Salvatore Romito è attualmente al lavoro onde comprendere esattamente come funzionasse il meccanismo, la (presunta, perchè il processo non si è ancora concluso) truffa. Intanto ne risente, come in ogni occasione, la scuola pubblica e chi ricerca meccanismi ‘onesti’ da parte dell’istruzione.
Le accuse della Procura, non c’è solo Bologna
Il meccanismo era in realtà molto più ampio di quanto potrebbe sembrare, perchè comprendeva anche due istituti a Fermo e a Portici, nella città di Napoli. Come funzionava questo (truffaldino) recupero degli anni scolastici?
Gli studenti, dalla sede di Bologna, venivano poi mandati o a Fermo a Portici per gli esami: qui, dopo aver pagato i tremila euro, conseguivano l’esame di idoneità o il diploma. Il pm Stefano Dambruoso contesta i reati di corruzione, falso e associazione a delinquere a sette diversi indagati per tre scuole in totale.
La sospetta popolarità della scuola di Bologna
Non era certo un caso allora che l’istituto fosse molto popolare tra i giovani: in un solo quinquennio aveva massimizzato i propri ricavi del 600%. La scuola in Campania aveva incassato 214mila euro e quella di Fermo una cifra molto inferiore, appena 60mila euro. Le investigazioni erano partire da un esposto dove si segnalavano lezioni con una didattica e in generale un insegnamento davvero poco serio e anche gli stessi esami, avevano osservato alcuni, era una farsa su carta.
L’operazione è una delle prime all’interno della lotta ai cosiddetti ‘diplomifici‘ promossa dal Ministero dell’Istruzione con la Guardia di Finanza. Valditara si è infatti congratulato con le forze dell’ordine per il successo dell’operazione.