Faenza, due persone finiscono in manette dopo un tentativo di truffa ai danni di una donna anziana: il precedente a Forlì
Caso grave di truffa a Faenza, in Emilia Romagna. Si fingono carabinieri dell’Arma e svaligiano la vittima.
Continua a crescere il tasso di criminalità in tutta Italia; sebbene nel complesso le statistiche comunichino che i casi di rapina, furto e così via stiano calando. All’opposto si verificano continui casi concentrati in specifiche zone, in specifiche città.
L’Emilia Romagna si presenta con due macro aree assai vulnerabili: le città d’arte e i grandi stabilimenti balneari. Nel primo caso l’affollarsi estenuante di migliaia di turisti, specie stranieri, facilita il lavoro dei truffatori e dei borsaioli. Basti pensare alle code ai Musei, alle tante trappole per i turisti mascherate da ristoranti, ai cambia valute truffaldini…
La Riviera romagnola, dall’altro, è anch’essa vulnerabile: qui vi sono stati diversi report a proposito di gang che derubano i bagnanti. Di nuovo la presenza del turismo straniero non è da sottovalutare, ma in questo caso ad essere coinvolti sono anche gli italiani. Sapendo che si tratta di aree estremamente popolate, i malviventi non si fanno attendere.
Rientra invece in un campo leggermente diverso quello odierno, relativo alle truffe. Persone che si fingono altre e tentano di approfittarsi dei più deboli, dei più vulnerabili.
La truffa a Faenza: ecco cos’è successo
I carabinieri hanno infatti arrestato in questi giorni in flagranza di reato due truffatori seriali che avevano tentato di fingersi agenti delle forze dell’ordine con un’anziana a Faenza. La coppia telefonava alla vittima e si fingeva un gruppo di poliziotti o carabinieri, chiedendo loro soldi: una cauzione per un parente sotto arresto, un danno per un incidente stradale da risarcire e così via.
I due malviventi sono stati colti sul fatto a bordo della propria auto; avevano ancora duemila euro tratti da una precedente truffa a Forlì. La donna vittima a Faenza aveva infatti subito contattato i carabinieri, cercando di capire cosa stesse accadendo.
Che cos’era successo a Forlì: l’identikit della coppia
In precedenza pertanto, a Forlì, la coppia si era già finta parte dell’Arma dei Carabinieri, riuscendo stavolta a farsi consegnare duemila euro in contanti. Ma come avevano fatto? Le persone si sentono in soggezione con le forze dell’ordine e non sono pochi coloro che sono consapevoli di piccole malefatte: errori nella dichiarazione dei redditi, un rosso di troppo quando alla guida dell’auto e così via.
Gli anziani, essendo molto isolati, sono in tal senso particolarmente vulnerabili, soggetti a facili raggiri. In questo caso la soluzione consiste sempre nel chiamare i numeri ufficiali, ricordando bene come nessun ‘normale’ carabinieri estorca denaro contante, anzi. In questo caso i due truffatori erano una coppia, maschio e femmina, proveniente dalla Campania. Disoccupati da tempo, erano già noti alle forze dell’ordine.