Sorge su di una roccia ed ha una vista da togliere il fiato: in provincia di Rimini si nasconde una perla da visitare almeno una volta
Scopriamo insieme un borgo pittoresco dell’Emilia-Romagna. È ricco di tesori nascosti, eppure sconosciuto dalla massa. A quale ci riferiamo?
La Regione Emilia Romagna è ricca di pittoreschi borghi dove perdersi, dove smarrire la propria via all’esplorazione di quel ristorantino, di quella chiesa, di quel castello nascosto. Un genere di turismo molto più ‘intelligente’ a confronto con la visita alle affollatissime città d’arte.
Rientra perfettamente nella categoria dei borghi nascosti ‘Verucchio‘, posizionato su una dolce collina a ovest di Rimini, a circa 16 chilometri di distanza. È inoltre confinante con lo stato autonomo della Repubblica di San Marino, dal quale dista appena 10 chilometri. Può essere facilmente raggiunto in auto utilizzando la SP 238 (Rimini- Arezzo).
Il borgo esibisce con fierezza la bandiera arancione del Touring Club, conquistata dal 2005 e con buone ragioni. Il paese è stato infatti uno dei centri della ‘mitica’ civiltà villanoviana prima di essere tra i primi borghi della Signoria dei Malatesta. Non guasta la grande ricchezza naturale, conferita in particolar modo dalla valle del fiume Marecchia.
C’è anche una parte di Verucchio in pianura ed è la Villa Verucchio, facilmente raggiungibile in auto. A causa del panorama è vivamente consigliato visitare il borgo in una bella giornata estiva o primaverile, senza nuvole.
La storia del borgo Verucchio
Costruita tra il IX e il VI secolo a. C. dall’antica civiltà Villanoviana, il paese ha pertanto origini pre romane; decisamente etrusche nella composizione. I reperti, presenti nelle necropoli, sono stati oggetto di lunghi studi e oggigiorno sono ammirabili al Civico Museo Archeologico.
Verucchio è anche definita la ‘culla dei Malatesti‘, perché qui la Signoria nacque, col capostipite Giovanni della Penna dei Billi, detto ‘il Malatesta’. La fattura della città non a caso è squisitamente medievale. In quest’ambito occorre anche menzionare il Convento Francescano tutt’oggi presente nella vicina Villa Verucchio.
Cosa vedere a Verucchio (e cosa mangiare!)
Una puntata obbligata, visitando il borgo, è data dalla Rocca Malatestiana, tutt’oggi perfettamente conservata. Inoltre merita visitare, ai piedi della città, la Pieve Romanica, risalente al X secolo d. C. e come tale antichissima. Una passeggiata nel centro storico, per quanto banale, è doverosa.
Il convento francescano, anch’esso molto raro nel suo genere, presenta un cipresso di 25 metri secondo la leggenda nato dal bastone piantato di San Francesco, nel lontano 1213. Nell’ambito invece enogastronomico l’olio extravergine d’oliva è un must, da comperare per un gradito regalo a casa.