Non solo una tradizione genovese: a Modena puoi assaggiare un pesto davvero gustoso | Svelata la ricetta segreta delle nonne
Il pesto: un condimento italiano, ma con tante varianti regionali e cittadine. Senza limitarci a Genova, proviamo a esplorare il pesto modenese, unico nella sua varietà indefinibile.
Una buona pasta al pesto a chi non piace? Tra i piatti facili e veloci da fare è un classico della cucina italiana, un ‘must’ irrinunciabile. Si mette su un pò di pasta, la si cucina al dente e la si completa con del sano pesto all’olio. Ma quale pesto scegliere?
Se siete in vacanza in Emilia-Romagna è possibile provare un pesto particolare, cioè quello di Modena. È chiamato anche ‘cunza’ ed è un condimento tradizionale della provincia modenese. La miscela è senza dubbio particolare, perchè mescola aglio, rosmarino e lardo di maiale in grande quantità.
La miscela viene mescolata ed amalgamata fino a ottenere una pasta finissima, un pesto da distribuire senza difficoltà. Ma che cosa farci con una crema tanto buona? Naturalmente la risposta che darebbe qualsiasi modenese è di applicarla alle tigelle o crementine. Si tratta di focaccine di piccole dimensioni, affini alle piadine; c’è chi le descrive come pane arabo o dischi di pane schiacciato e molto sottile.
Ma come usarle, per chi è un turista? Non è difficile: basta metterci sopra un pò di crema e, se ci si considera generosi, parmigiano grattugiato e qualche ulteriore condimento. Voilà, buon appetito.
Come preparare il pesto modenese: ecco la ricetta
Per chi volesse preparare questo piatto ‘della tradizione’, la procedura non è certo difficile, per quanto richieda una certa pazienza. Naturalmente il pesto modenese doc dev’essere comperato nei mercati e nei negozi tradizionali, non si può certo pensare di trovarlo al supermercato, specie al di fuori di Modena.
Per quanto concerne i materiali è necessario mettere da parte 250 grammi di lardo stagionato, 1 rametto di rosmarino, 1 spicchio d’aglio e tanto sale. Dopo aver aperto l’aglio e triturato il rosmarino, il lardo va tagliato in tante piccole fette.
Il pesto modenese ‘in casa’: a cosa fare attenzione
Dopo aver tritato il tutto occorre metterlo o in un mixer o in un tradizionale mortaio e ridurlo ad una crema quanto più fine possibile. Ed è questo, se vogliamo, il passaggio difficile.
La crema deve infatti non avere traccia dei precedenti componenti: l’operazione di amalgama dev’essere assoluta, completa nei suoi minimi termini. Non è consentito lasciare pezzi o pezzettini qui e lì, occorre essere meticolosi e attenti.