Olio di oliva, tra i migliori troviamo anche quello emiliano: in questo piccolo borgo è davvero una specialità
Scopriamo insieme un borgo dell’Emilia Romagna incantevole, ricco di curiosità storiche e paesaggistiche. Con una curiosità ‘di gola’: l’olio d’oliva.
Spesso, nelle Regioni italiane, ogni città e ogni borgo hanno le proprie specificità alimentari, i piatti ‘della tradizione’ da proporre al visitatore. Quello specifico tipo di pasta, quella cacciagione così famosa, quella torta preparata secondo la ricetta medievale e così via. Nel caso dei borghi di campagna questa produzione solitamente viene riflessa dalla produzione agricola locale. C’è chi propone prodotti dal vicino bosco, chi diverse varietà di vino dai vigneti, chi possiede aranceti o altri alberi da frutto e così via.
Una delle proposte più frequenti risulta essere l’olio di oliva nelle sue tante varietà. Ed è questo il caso dell’Emilia-Romagna, in particolar modo del borgo di Montefiore. L’olio d’oliva dei Montefiore è rinomato e si accompagna a un’offerta turistica d’eccezione, ricca di curiosità e chicche storiche da visitare.
Il primo elemento che si nota, giungendo nel borgo, è proprio la sua posizione: tutto ruota attorno al castello di Montefiore, posizionato nella Vallata del Conca. Una delle ultime sopravvivenze del dominio dapprima medievale e poi rinascimentale della Signoria dei Malatesta. L’atmosfera è stata descritta come peculiare, sicuramente appartenente a un altro secolo, un’altra epoca.
Che cosa visitare nell’antico borgo? Vi sono diverse opzioni, con una scena notturna molto più vivace di quanto il piccolo paese lascerebbe intuire. Vi sono ad esempio tanti ristoranti tipici e persino, durante le lunghe serate estive, manifestazioni teatrali di diverso genere.
Il fascino dell’antico borgo
Il primo elemento da visitare è, senza dubbio, la ‘Rocca‘, cioè il vecchio castello. Non è tanto l’interno ad affascinare, quanto la prospettiva a volo d’uccello, degna di Assassin’s Creed, che si acquisisce guardando dall’alto. Si vede perfettamente la Repubblica di San Marino e, ancor più distanti, le catene montuose degli Appennini. Uno scenario incantevole.
Merita una (religiosa) sosta anche la Chiesa di San Paolo, risalente al IV secolo. La chiesa risalente al periodo tardo medievale (1300), nasconde all’interno un crocifisso della Scuola di Rimini, tardo medievale, un affresco della Madonna con Bambino e angelo del grande pittore Bernardino Dolci, attivo nel 1400 e infine una pala d’altare di Luzio Dolci, cinquecentesca.
La produzione d’olio di Montefiore
La posizione di Montefiore la rende perfetta per la produzione di olio d’oliva e non è un caso che gli uliveti costellino le dolci pendici della zona. La produzione è intensa e di qualità, generando un prodotto definito d’eccezione. Si tratta di olio d’oliva immediatamente riconoscibile, con un gusto molto ‘forte’, senza però essere eccessivo. Sotto il profilo enogastronomico, accanto all’olio, c’è anche un’eccellente produzione di formaggi e, nei mesi autunnali, è possibile gustare castagne locali, raccolte nei boschi.
Se volete dimagrire e buttar giù i chili accumulati con gli itinerari enogastronomici del borgo, è possibile intraprendere diversi percorsi adatti o al trekking o alla mountain bike. Vi consigliamo in particolare i sentieri verso Gemmano e la Valle del Ventena, ricchi di scorci suggestivi.