Le Streghe di Bologna, la ricetta segreta del pane della domenica: perfetto da gustare con formaggi e salumi
Si tratta di una pietanza molto popolare nel capoluogo emiliano, ma non tutti conoscono la loro storia: ecco la ricetta delle Streghe.
L’Emilia Romagna è rinomata per la sua ricca tradizione culinaria che riflette la varietà e la ricchezza della sua cultura gastronomica. Questa terra offre un’esperienza culinaria che è un vero e proprio viaggio attraverso il gusto e la storia.
La pasta fresca all’uovo è uno dei pilastri della cucina emiliano-romagnola. Le tagliatelle, i tortellini di Castelfranco, e i cappellacci alla zucca di Ferrara sono solo alcuni esempi delle delizie che questa terra ha da offrire.
Questi piatti, spesso accompagnati da ragù robusti e saporiti, sono un simbolo dell’Italia in tavola e rappresentano la passione e l’abilità degli artigiani della pasta.
È poi obbligatorio citare il gnocco fritto e l’erbazzone che aprono il banchetto con gusto e semplicità, ma anche l’aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma, il culatello di Zibello e il Lambrusco.
Le Streghe di Bologna
Le “Streghe” bolognesi sono un prodotto da forno unico e rappresentativo della tradizione culinaria di Bologna. Queste sfoglie di pane sottili e croccanti, tagliate a losanghe, sono una presenza costante nei cestini del pane delle osterie locali e sui banchi dei fornai della città. La storia delle “Streghe” affonda le radici in un passato rurale e ingegnoso.
Prima dell’avvento dei termometri e dei forni elettrici, i panettieri utilizzavano queste sfoglie come metodo per testare la temperatura del forno. Un pezzetto di pasta di pane o focaccia veniva steso molto sottile e messo a cuocere; se emergeva ben cotto e croccante, il forno era pronto per il pane. Se invece risultava bruciato, era necessario attendere e regolare la temperatura.
La ricetta originale
Questo espediente campagnolo, nato dalla necessità, si è trasformato in un successo cittadino grazie all’intuizione e all’abilità di due gemelle bolognesi, Margherita e Valeria Simili. Le sorelle Simili, con la loro bottega “Pane e Roba Dolce” e la scuola di cucina, hanno contribuito a diffondere la cultura del buon pane e della sfoglia bolognese, pubblicando libri e divulgando la loro ricetta infallibile delle “Streghe” che ancora oggi viene tramandata e apprezzata.
Gli ingredienti di base sono farina, acqua, lievito di birra fresco e strutto, con l’aggiunta di sale e un tocco di olio extravergine d’oliva per spennellare le sfoglie prima della cottura. Dopo la lievitazione, l’impasto viene steso molto sottile, tagliato a losanghe o rettangoli e infornato fino a raggiungere la giusta croccantezza. Le “Streghe” sono perfette da sole per uno spuntino o come accompagnamento a salumi e formaggi, sostituendo il pane in ogni occasione.