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Pigrizia, non solo una condizione psicologica ma anche una patologia mortale: tutta colpa di questo insetto

Zanzare – depositphotos – Romagnawebtv.it

Vediamo insieme come funziona il ‘virus della pigrizia’ e se c’è una possibile cura. Una malattia tropicale poco conosciuta.

È possibile ‘ammalarsi’ di pigrizia? Potrebbe sembrare la scusa di uno studente svogliato, ma è tecnicamente possibile. Si tratta infatti della famosa ‘febbre del bradipo’ o anche – e il nome è tutto un programma – ‘virus della pigrizia’.

In questo caso il termine scientifico col quale viene chiamato è ‘Oropouche‘. Una malattia tropicale causata dalla puntura di zanzare e moscerini infetti. In Brasile è una malattia ‘tradizionale’, endemica da tempo ed è infatti di solito dal sud America e dai Caraibi che giunge la malattia.

L’unico caso registrato in Italia è avvenuto in Veneto, altri 18 invece in Spagna e Germania. I sintomi sono molto familiari a chi conosce le malattie tropicali: febbre alta e istantanea, dolori ai muscoli, forte mal di testa. C’è però un’altra eventualità.

Può infatti succedere anche che il virus in questione ‘infetti’ il sistema nervoso, generando una potente infiammazione al cervello e al midollo spinale, causando danni devastanti per il sistema neurologico. E tra le conseguenze terminali c’è proprio la morte.

Come avviene l’infezione

Sappiamo che il virus viene inoculato tramite una puntura di Culicoides paraensis infetto. Ci riferiamo in questo caso a ‘ditteri’ simili ai nostri moscerini, che ammantano zone come paludi, stagni e ruscelli infetti. Anche alcune specie di zanzare possono diffonderlo.

Tuttavia – e questo è un dato fondamentale – né questi moscerini, né queste zanzare sono presenti in Italia o in Europa. Infatti di solito chi si ammala di queste malattie ne soffre perchè è stato infettato in sud America o alle isole caraibiche, sono malattie importate.

Zanzare – Canva – Romagnawebtv.it

Il danno del virus del sonno nei paesi del sud del mondo

Riconosciuto in via ufficiale nel 1955, rispettivamente a Trinidad e Tobago, il virus è stato un autentico flagello nel sud America, nell’America centrale e nei Caraibi. Non esiste un vaccino, pertanto occorre cercare di evitare di essere punti, quindi no magliette a maniche, corte o pantaloni corti in aree infette e via libera all’uso dei repellenti.

Le zanzariere con insetticida sono inoltre in quei paesi (quasi) un obbligo. Gli esiti fatali a seguito di contrazione della malattia sono comunque molto rari, specie nei paesi con un buon livello di sanità pubblica e privata quale il ricco occidente. Come altre malattie sud americane, è (anche) un virus della povertà.