Riviera Romagnola, nuovi casi di mucillagine in mare: tutto quello che c’è da sapere su questo particolare fenomeno
Le mucillagini hanno fatto capolino anche in Emilia-Romagna: scopriamo insieme dove, come e perchè.
Cattive notizie per chi è al mare, presso la riviera romagnola. Ha infatti fatti capolino un ospite sgradevole, decisamente inatteso: la mucillagine. Ma che cos’è quest’alga tanto fastidiosa, tanto disgustosa che da un po’ di tempo infesta le nostre belle spiagge?
La mucillagine di mare essenzialmente è un aggregato di zuccheri complessi, i cosiddetti ‘polisaccaridi’ di proteine che, fuse insieme, formano un formidabile adesivo capace di trattenere in acqua micro organismi, spazzatura e sostanze organiche. Se ne conseguono grandi aggregati filamentosi, simili a gelatina.
Di per sé le mucillagini sono composte di solito in acqua da cianobatteri, cioè batteri capaci di fare fotosintesi, microalghe e macroalghe. Le microalghe con le quali abbiamo di solito a che fare sono le Gonyaulax fragilis, una specie dinoflagellata propria del mare Adriatico.
La mucillagine può comparire come schiuma, gelatina biancastra/ grigiastra, in sospensione nell’acqua (detta, in questi casi, ‘neve marina’) e in aggregati gelatinosi bianchi che risalgono in superficie a causa dell’ossigeno prodotto dalle alghe. La colorazione marrone è dovuta al fatto che le mucillagini aggregano anche rifiuti e altri tipi di batteri che le ‘colorano’; un ulteriore elemento sgradevole.
Dove si è formata la mucillagine in Emilia-Romagna
In questo caso la mucillagine si è formata al largo di Valverde, presso Cesenatico. L’infestazione si presenta assai estesa e perdura da diverso tempo. Nei video diffusi online vi sono gigantesche chiazze della disgustosa sostanza che ondeggiano sulla superficie.
Il presidente di Fondazione Cetacea Sauro Pari, di solito non a caso consultato in quanto esperto del mar Adriatico, ha comunicato a suo giudizio la spiegazione: il tempo era estremamente caldo e non vi sono state temperature fredde neppure nei mesi invernali e primaverili. Di conseguenza il mare, non raffreddandosi, ha permesso una gigantesca proliferazione delle alghe in oggetto.
Come si sono formate le mucillagini
Ma non solo, perchè accanto al caldo persistente durante tutto il periodo invernale, le fortissime piogge perdurate fino a giugno hanno fatto affluire tanta acqua dai fiumi. Questi hanno convogliato i nuovi quantitativi di acqua dolce negli oceani, favorendo di nuovo la produzione di alghe. Da qui le mucillagini che, per quanto fastidiose, non sono prodotte dall’inquinamento.
Cosa fare, in presenza di mucillagini? Se si è scelto di nuotare comunque occorre rimuoverle tramite una vigorosa doccia. Le mucillagini creano infatti uno strato simile all’olio di motore, molto viscoso e fastidiosissimo al tatto.