A Ferrara ci sono gli unicorni, si trovano in un giardino segreto nel cuore della città: tra i templari e le favole sorge un Palazzo unico
Unicorni in Emilia-Romagna? Scolpiti, nella forma di variopinte sculture, sono ammirabili nella città di Ferrara.
Tra le creature fantasy l’unicorno rimane uno tra i più popolari, se non il più popolare in assoluto. Si tratta dopotutto della stessa infatuazione che tutti, grandi o piccini, provano verso i ‘cavalli magici’, ma con un twist, un elemento ulteriore che colpisce l’attenzione.
Tecnicamente l’unicorno, conosciuto anche come liocorno, leocorno e lunicorno, si compone di un cavallo con un corno singolo sulla fronte. Può presente alcune volte una coda di leone e zoccoli divisi a metà. L’immaginario cristiano, di origine medievale, afferma che solo una vergine, riflesso della purezza dell’animale, poteva ammansirlo.
Non vi sono prove e non ve ne saranno nel futuro dell’esistenza ‘storica’ degli unicorni: si tratta della classica invenzione della letteratura popolare, le cui presunte testimonianze storiche sono state contraddette più e più volte, rivelatosi essere elaborati falsi od ossa di giganteschi mammut.
Dove sono gli unicorni a Ferrara
L’unicorno è presente anche in una città medievale quale Ferrara; in realtà si tratta di uno, nessuno e centomila pirandelliani unicorni nascosti negli anfratti delle porte, delle terrazze e in generale sui muri cittadini. Ci riferiamo in questo caso a Palazzo Schifanoia.
L’unicorno ha un legame speciale con Ferrara, perchè oltre ad essere presente nell’araldica, secondo la leggenda permise la bonifica dei territori degli Estensi, garantendo un futuro agricolo e tanta prosperità ai territori dell’Emilia-Romagna.
Palazzo Schifanoia e gli unicorni, un legame sottovalutato
Ritornando a Ferrara gli unicorni sono presenti a Palazzo Schifanoia nella forma di alcune sculture. Il portale d’ingresso presenta due ornamenti sagomati a unicorni: il primo digrigna le fauci e simboleggia la vita, il secondo immerge il corno nell’acqua. Proseguendo all’interno troviamo nel mese di marzo del famoso Salone dei Mesi una coppia di unicorni che trascina il carro del Trionfo di Minerva.
Proseguendo la nostra pittorica caccia, ritroviamo nella Sala delle Virtù e nella Sala delle Imprese degli altri unicorni ben mimetizzati nella pietra, mentre poco prima di uscire dal palazzo possiamo ammirare una statua di legno di Borso con il simbolo dell’Unicorno scolpito a colpi di scalpello. Inoltre la stessa Bibbia di Borso d’Este – un bellissimo codice miniato rinascimentale della Biblioteca Estense di Modena – presenta tanti unicorni nelle illustrazioni.