Dicono che sia napoletana ma in realtà è una ricetta romagnola, il dolce tipico è stato ‘rubato’: adesso si richiede la paternità | È buonissimo
Un tipico dolce che prima d’ora era da attribuire alla cultura culinaria napoletana, si è scoperto avere altre origini.
Pasticcino dolce con strati di pan di spagna che si alternano alla crema, questo dolce è il preferito di molti ma la sua storia potrebbe essere una menzogna.
Alzi la mano chi ama i dolci! La tradizione culinaria italiana può vantare di una quantità quasi infinita di dolci che provengono dalle diverse regioni. Ognuna di queste ha una sua specialità, basti pensare i cannoli siciliani, i canestrelli liguri, la sbrisolona lombarda, e chi più ne ha più ne metta.
Tuttavia, nelle ultime ore, sul web si è verificato un animato dibattito inerente la paternità di un dolce che, pare sia contesa tra due regioni in particolare: Emilia Romagna e Campania.
Di sicuro avrete sentito parlare del dolce in questione, si tratta della zuppetta napoletana. Il nome potrebbe trarre in inganno, ma questo dolce è uno dei più antichi presenti nella tradizione dolciaria italiana.
La zuppetta napoletana: un dolce storico
Diversamente da quanto si possa immaginare, la zuppetta napoletana non è un brodo o qualcosa che lasci intendere un dolce allo stato liquido. E’ un dolce tipico della città campana, immancabile nel cabaret di pasticcini tradizionali. Perché zuppetta? Il nome deriva dall’usanza di inzuppare il pan di Spagna in una bagna alcolica, alternato con strati di crema diplomatica, amarene e pasta sfoglia. Non è altro che una torta diplomatica che, però, a Napoli viene riconosciuta come “zuppetta”. Attualmente, sono disponibili un’infinità di versioni di questo dolce con bagna al Liquore Strega o nell’alternativa all’alchermes. Anche la farcitura può variare, oltre alla crema diplomatica, si può usare una crema chantilly o una crema gialla semplice.
Storia della zuppetta: è campana o romagnola?
Alle spalle di questo dolce, all’apparenza semplice, vi è una storia ben articolata. Per raccontarla, bisogna tornare indietro di molti secoli. Ad oggi, però, la paternità del dolce è combattuta tra l’Emilia Romagna e la Campania, le quali affermano tesi differenti circa i natali del dolce. Gli emiliani pensano che questa torta sia da attribuire all’intuizione del cuoco del Duca di Parma, come omaggio per Francesco Sforza, avuta nei primi anni del 1400. Dall’altra parte la tesi campana la quale afferma che il dolce, noto come zuppetta napoletana, ancor prima di torta diplomatica, fosse in realtà l’omaggio di Ferdinando I agli inglesi per i ringraziamento di una strepitosa vittoria in mare. E’ il periodo della Repubblica Marina, circa tre secoli dopo la ricostruzione effettuata dagli emiliani. Insomma, ancora oggi queste due regioni si contengono uno dei dolci più amati. Ma di chi sarà l’effettiva paternità?