Gianmarco Tamberi, Olimpiadi a rischio per lui: parla il medico dopo il ricovero forzato di queste ore | Conseguenze della malattia
Olimpiadi sfortunate, quelle di Parigi. Dopo i problemi per la balneabilità della Senna e le tante polemiche, ora il malaugurio ha preso di mira l’atleta Gianmarco Tamberi.
Nonostante infatti abbia ripreso a gareggiare sono molteplici i malanni fisici che lo attanagliano. Ma d’altronde le Olimpiadi sono le Olimpiadi, non ci si può davvero tirare indietro, rinunciare alla contesa. Occorre dunque gareggiare, mettercela tutta. Anche coi più difficili malanni fisici. Scelte personali d’altronde: spingersi verso i limiti, anzi oltre gli stessi, rimane appannaggio dell’atleta. Questi volendo può anche scegliere di ritirarsi per un banale raffreddore; sarebbe comunque giustificato, sebbene nella delusione cocente dei fan.
Ma di cosa soffriva Gianmarco Tamberi? Ebbene trattasi di uno degli spauracchi per gli atleti e non solo: il calcolo renale. In particolare Tamberi aveva avvertito giorni fa una fitta lancinante al fianco, a cui erano seguiti ulteriori intensissimi dolori.
Il portabandiera dell’Italia non sembra avere molta fortuna, nell’ultimo periodo: ha infatti perso la fede nella Senna, smarrendo pertanto tra i flutti dell’acqua il simbolo di un matrimonio a lui molto caso. Una perdita che ha divertito e nel contempo addolorato molti dei suoi appassionati fan.
Nei giorni successivi l’addensarsi di alcuni dolori pregressi: dapprima una febbre poi salita a 38, poi il dolore rivelatosi essere un calcolo renale. Se i farmaci avevano fatto scendere la febbre, per i calcoli la quesitone appare molto più difficile.
Ma che cosa sono i calcoli renali? Si tratta di minuscole pietre che si formano nei reni quando non sono più capaci di filtrare correttamente sostanze come fosfati e acido urico. I calcoli si spostano poi all’interno dell’apparato urinario, prima di essere definitivamente espulsi.
Quando si formano i calcoli renali
Il calcolo di solito viene eliminato con l’urina. Il periodo che ricorre maggiormente è proprio quello estivo, specie per ‘intensa sudorazione e lo stress a cui il corpo è sottoposto. Quando rimane nella pelvi non genera dolore, ma se si trasferisce nell’uretere può causare violentissimi dolori estesi all’intera area genitale e soprattutto all’inguine.
Non mancano poi nausea, vomito e sudori freddi. Insomma è qualcosa di più di ‘un fastidio‘, si tratta di una malattia invalidante, assai gravosa.
Le cause dietro i calcoli renali
Come mai si formano i calcoli? Non si tratta di argomento di matematici, ma è materia di pertinenza dei medici, sui quali ancora discutono tutt’oggi. Secondo alcuni è una cosa ‘di famiglia’; vi sarebbero persone predisposte ai calcoli renali. Secondo altri ancora deriva dal bere troppa poca acqua o gestire male la dieta.
Ritornando a Tamberi le cause erano dovute o agli allenamenti che lo avevano disidratato oltre i livelli di sicurezza o alla dieta iperproteica caratteristica dei campioni. In questo caso si produce ‘troppo’ acido urico che, assieme alla mancanza d’acqua, può portare ai calcoli. Rimangono però ipotesi, mere illazioni.