Olimpiadi 2024, scatta la denuncia per l’atleta italiano: nonostante la medaglia potrebbe perdere tutto | Situazione al limite
Nuovo caso, frutto di polemica, per le Olimpiadi di Parigi 2024. Vediamo insieme stavolta qual è l’oggetto della critica.
Continua a generare polemiche l’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Le prime avvisaglie erano state colte a seguito della sfilata inaugurale; pesanti all’epoca le critiche rivolte nei confronti della scelta di svolgere sulla Senna i passaggi delle diverse nazioni così come i giochi e gli spettacoli.
La pioggia aveva infatti annacquato uno spettacolo altrimenti notevolissimo; le telecamere facevano fatica a riprendere e intere sezioni dell’arena erano state chiuse al pubblico. Insomma, il tutto era stato definito un successo a metà secondo l’opinione pubblica.
Al primo elemento di critica era succeduto quello dovuto alla scelta di ricreare il Convivio degli dei, secondo alcuni una ricostruzione dell’Ultima cena cristiana. La presenza di un (pitturato) dio Dionisio aveva sollevato le ire della Santa Sede, aveva agitato l’ala conservatrice. E non erano mancate lettere, video e persino cortei di protesta da parte dei religiosi.
Erano poi seguite – e continuano tutt’oggi – le polemiche sull’utilizzo o meno del fiume Senna per le competizioni di triathlon; lo stato francese ha infatti investito pesanti risorse onde bonificare il fiume, senza giungere al risultato desiderato. I livelli di inquinamento rimangono, per quanto bassi, comunque presenti; e ci si chiede come poter ovviare al problema. E’ evidente infatti che una larga parte degli atleti in competizione non crede a coloro che affermano come la Sienna sia ‘sicura’.
Le critiche al Villaggio Olimpico
Ma non basta, perché presto le critiche si sono allargate anche al Villaggio stesso. Il primo elemento era dato dal letto di cartone, da molti criticato, sebbene da una prospettiva ideologica, volta a criticare l’ecologismo in quanto tale.
Una critica più seria è giunta invece da Thomas Ceccon che ha affermato che “Non c’è l’aria condizionata, non si mangia bene e ci sono problemi con il cibo“. Le condizioni sarebbero pertanto tutt’altro che ideali, anzi. Una prospettiva condivisa dall’atleta Gregorio Paltrinieri.
Le (dure) critiche di Gregorio Paltrinieri
Anche il collega Gregorio Paltrinieri a sua volta ha espresso critiche assai dure, affermando che era la peggiore organizzazione mai affrontata nella sua esistenza.
“Ho fatto quattro Olimpiadi – ha spiegato ai giornali – sicuramente è la peggiore come organizzazione. Siamo lontani dal Villaggio, penso di non riuscire ad addormentarmi mai prima delle due del mattino a causa del caldo“.
E come se non bastasse, ha proseguito Paltrinieri, “In camera non c’è l’aria condizionata, non ha senso. Non si possono trattare così gli atleti, alla fine siamo noi i protagonisti e non siamo affatto tutelati“.