Riviera Romagnola, stabilimenti balneari verso lo sciopero: ombrelloni chiusi durante il mese di agosto
Il braccio di ferro sulle concessioni balneari continua: dichiarato lo sciopero per tre giornate in agosto per migliaia di stabilimenti.
La Riviera Romagnola, con il suo litorale che si estende per quasi cento chilometri lungo le coste dell’Adriatico, è una delle destinazioni balneari più celebri e apprezzate d’Italia.
Famosa per la sua vivace movida notturna e le spiagge attrezzate, la Riviera attira ogni anno vip e turisti da tutto il mondo. Gli stabilimenti balneari offrono un’ampia gamma di servizi: dai lettini e ombrelloni alle cabine, dai campi da tennis e calcetto alle aree giochi per bambini.
La questione delle concessioni balneari in Italia è stata al centro di un acceso dibattito negli ultimi anni, culminato in una serie di scioperi e controversie legali e politiche.
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi e la Federazione sindacale della Confesercenti hanno annunciato uno sciopero di due ore dei balneari per il 9 agosto. Questo movimento di protesta nasce dall’incertezza che grava sulle concessioni scadute, che ha riacceso uno scontro già esistente.
La riforma sulle concessioni
Il cuore della disputa risiede nella riforma delle concessioni balneari che prevede la messa a gara delle spiagge italiane a partire dal 2024. Questa riforma, contenuta nel Ddl concorrenza, mira a migliorare la qualità dei servizi e a valorizzare i beni demaniali dando al contempo certezze al settore. Una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che lo Stato può acquisire le opere “inamovibili” sulla spiaggia senza alcun indennizzo agli imprenditori.
Questa decisione ha suscitato ulteriori tensioni: gli stabilimenti balneari si tramandano spesso di generazione in generazione. Ciò crea una situazione di posizioni dominanti che la direttiva europea Bolkestein cerca di eliminare.
Indetto lo sciopero
La direttiva richiede che le concessioni vengano messe a gara entro il 31 dicembre 2024 e questa mossa ha sollevato preoccupazioni tra gli operatori del settore. Il primo sciopero si terrà il 9 agosto per due ore, seguito da un secondo il 19 agosto per quattro ore e un terzo il 29 agosto per sei o otto ore. Questa azione collettiva è stata decisa dai sindacati Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti, che hanno espresso la loro insoddisfazione per la mancanza di risposte concrete dal governo in merito alla questione delle concessioni.
La situazione è complessa e coinvolge diversi attori, tra cui gli enti locali che sono incaricati di gestire i bandi per le concessioni. Alcune regioni, come la Toscana, hanno già iniziato a muoversi autonomamente per fornire linee guida chiare ai comuni costieri.