Tuffarsi in mare dopo aver mangiato: ecco quanto devi attendere davvero | Sin da bambina hai sempre sbagliato
Fare il bagno dopo mangiato: quanto tempo bisogna attendere prima di potersi tuffare in mare? Ecco cosa dicono gli esperti.
Quante volte avete sentito dire che prima di fare il bagno dopo mangiato, bisogna attendere almeno 3 ore? Oggi, con l’aiuto delle dichiarazioni di medici esperti, cercheremo di sfatare i falsi miti inerenti la digestione e il bagno a mare.
Diversi sono i punti di vista quando si affronta tale argomento. Certo, attendere due o tre ore sotto il sole e il caldo estivi, potrebbe rivelarsi davvero difficile. “Un’attesa che, però, sembra spesso eccessiva rispetto al tempo realmente richiesto per la digestione”, afferma il dottor Claudio Cricelli, Presidente Emerito della SIMG.
Allora, se anche alcuni medici affermano che queste tempistiche sono molto elevate, quanto tempo bisognerà attendere per poter fare il bagno? Continuate a leggere per scoprirlo.
Bagno dopo mangiato: quanto tempo attendere?
Che sia un piatto di pasta, un semplice panino o qualcosa di più elaborato, la regola delle tre ore vale per tutti questi pasti? La risposta è no. È corretto pensare che il processo di digestione varia da soggetto a soggetto e, soprattutto, da quello che si mangia. Tre ore, è un lasso di tempo richiesto solo da pasti particolarmente pesanti. Di seguito, proveremo a mostrarvi le tempistiche medie di digestione dei seguenti pasti:
- 20 minuti: per digerire un succo di frutta;
- 30/40 minuti: per digerire frutta e verdura cruda;
- 1 ora: per i carboidrati, formaggi freschi, latte scremato, pesce;
- 3/4 ore: per la carne (es. bistecca di manzo);
- 4/5 ore: per i formaggi stagionati;
- 5 ore: per la carne di maiale.
Far capire ad un bambino che bisogna attendere queste tempistiche, però, può rivelarsi molto difficile. È per questo che, secondo alcune evidenze scientifiche, bagnarsi subito dopo mangiato non comporta particolari pericoli per il corpo.
I possibili rischi di bagnarsi dopo mangiato
Se i bambini possono tranquillamente tuffarsi in mare dopo mangiato, per gli adulti il discorso può diventare leggermente diverso. Bisogna fare attenzione alla brusca immersione in acque fredde perché questo potrebbe provocare una sincope improvvisa dovuta alla differenza drastica tra l’effettiva temperatura corporea e l’acqua fredda. Questa reazione riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, provocando un arresto dell’ossigenazione cerebrale. Aggirare questo pericolo è possibile, basta semplicemente immergersi in acqua lentamente per abituare il proprio corpo.
Tesi sostenuta anche dal dottor Claudio Cricelli il quale afferma: “Consiglio in generale di evitare di tuffarsi o immergersi repentinamente in acque fredde, o di fare solo, in extremis, in compagnia di altre persone, che in caso di emergenza possono intervenire. L’idrocuzione, o detta anche più comunemente congestione, seppur controversa, è contemplata da molte fonti autorevoli come possibile causa di sincope da stimolazione della frequenza cardiaca ed effetto sui valori pressori”. Come sempre quindi massima attenzione.