Cesenatico, rilevati valori oltre il consentito per Escherichia Coli: vietata la balneazione in un tratto di costa
Arriva il divieto di balneazione per alcune zone del Cesenatico. Il Comune emana l’ordinanza per motivi igienico-sanitari.
Sono stati rilevati valori superiori al limite consentito di Escherichia Coli in un tratto balneare del Cesenatico che si estende per circa 2,5 chilometri.
Subito dopo il monitoraggio da parte dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna (ARPAE), arriva l’ordinanza immediata: è vietato farsi il bagno in questa località balneare a causa del batterio che vi abita al momento.
I lidi hanno già innalzato la bandiera che segnala il divieto temporaneo di balneazione, ma quanto durerà questa situazione? Scopriamolo insieme.
I risultati dei controlli dell’Arpae: è massima allerta
Martedì 23 luglio, in seguito ad un controllo di routine, dopo aver prelevato campioni di acqua costiera, l’Arpae ha proseguito con l’analisi, evidenziando purtroppo un alto numero di Escherichia Coli presente nelle acque. È per questo che l’Agenzia ha nell’immediato allertato il Comune e il sindaco, il quale ha firmato tempestivamente l’ordinanza temporanea che sancisce il divieto di balneazione.
Quali sono le zone interessate? Il tratto Zadina – Canale Tagliata Nord (379 metri), Colonie – Canale Tagliata Sud (301 metri) e Porto canale Cesenatico Nord (1.803 metri). Si tratta di tutto il Ponente di Cesenatico, dal porto canale fino al confine con Cervia.
Divieto di balneazione e continuo monitoraggio delle acque
E mentre le bandiere e i cartelli del divieto di balneazione si innalzano, Arpae continua ad analizzare le acque, perché è solo quando rientreranno i valori nella norma che sarà possibile emanare un’ulteriore ordinanza che va ad annullare quella di questi giorni. Di certo si tratta di un duro colpo per gli stabilimenti balneari che trovavano proprio in questo mese, il loro punto di riferimento per i propri guadagni.
Il divieto, attualmente è rivolto solo alle località balneari citate in precedenza, pertanto gli altri litorali cittadini risultano sicuri. Bisognerà attendere ulteriori novità circa la misurazione di Arpae e Ausl, i quali nella giornata del 24 luglio hanno prelevato altri campioni e li stanno attualmente analizzando per capire se la concentrazione dei batteri è rientrata nei limiti imposti dalla legge.