Una patata per i tuoi vetri: vi svelo il trucco che mi ha insegnato mia madre | Così andranno via tutti gli aloni
Come pulire i vetri in maniera rapida ed efficiente, ecco un’agile guida.
Pulire i vetri, che fatica! Nelle calde giornate d’estate, mentre il sole colpisce con immutata violenza le proprie case, generando un calore insopportabile, fare i lavori di casa può sembrare una fatica indicibile, d’una pesantezza estrema.
Il sudore irrita gli occhi, ogni movimento genera fatica e anche le più semplici azioni di pulizia quotidiana – ad esempio rassettare la casa – sembrano all’improvviso insopportabilmente pesanti. In questo contesto però un elemento risalta più di tutti, proprio a causa del sole.
Ci stiamo riferendo, va da sé, alla pulizia dei vetri. Quando splende il sole ogni singola imperfezione – ahimé – risalta terribilmente. Ed è questo il caso coi vetri di casa, dove ogni singola macchia sembra giganteggiare, causare un effetto di ingrandimento esagerato, notevolissimo.
Uno dei primi trucchi, prima di passare ad altri rimedi, consiste molto banalmente nell’avere una giusta combinazione di acqua e detergente. È sempre bene infatti utilizzare poco detergente, ma molta acqua e inoltre preferire l’acqua calda. Questa infatti diminuisce la naturale viscosità del detergente e aiuta a staccare lo sporco dal vetro. Non è diverso dal pulire i piatti e le pentole a mano.
La sfida della pulizia dei vetri
Uno dei primi elementi che occorre affrontare, quando si tratta di pulire i vetri, sembra essere sicuramente la formazione di terribili aloni. Un effetto che rovina qualsiasi sforzo volto a salvare la superficie trasparente in oggetto.
La prima sfida, in questo contesto, appare sicuramente essere la giornata: meglio un cielo nuvoloso, anziché soleggiato; infatti l’acqua non evaporerà così rapidamente, consentendo al detergente di amalgamarsi bene e non formare i famigerati ‘aloni’.
L’ingrediente segreto per pulire i vetri
Una delle soluzioni per pulire bene i vetri consiste nell’utilizzo di una patata aperta in due: dopo aver spolverato il vetro si passa il tubero come se fosse un detergente, sfruttando le molecole di peptine che lo compongono. Naturalmente, a sua volta, la patata va ripulita di terra e altre sconcezze prima di utilizzarla. Non se ne userà infatti certo la buccia.
In una fase successiva invece si ripulisce i vetri con un panno asciutto e infine, se si desidera un lavoro davvero accurato, si può anche passare una mano di detergente. In questo caso i vetri compariranno perfettamente lindi, senza traccia di sfoghi, residui o aloni che si generano normalmente.