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Olio di oliva, per assaggiare il migliore devi venire in Emilia Romagna: in questo borgo è una vera specialità

Un uliveto – pexels – Romagnawebtv.it

Uno degli olii d’oliva più caratteristici, pregiati e ‘tradizionali’ è quello di Brisighella, in Emilia-Romagna. Scopriamo insieme che cosa lo differenzia dalla concorrenza.

Olio d’oliva e Italia, difficile trovare, oltre al vino e alla pasta, un alimento più paradigmatico della penisola. Essere italiani corrisponde, per molti, a utilizzare un ‘buon’ olio. Non di girasole, non prodotto in qualche campo americano o est europeo, ma squisitamente italiano. Insomma, di qualità. E in questo campo, specie negli ultimi anni, i palati sono divenuti sempre più raffinati, permettendo nuove miscele e nuove soluzioni. Olii per ogni gusto, extravergini naturalmente, ma speziati per ogni gusto e accompagnamento.

In questo settore l’Emilia-Romagna primeggia e ancor più ‘dominano’ gli uliveti delle dolci colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Qui la coltura dell’olivo ha tradizioni lontane che trovano massima rappresentazione col famoso olio di Brisighella.

Si tratta di colline sì, ma non troppo alte: 115 metri a livello del mare, con una bassa altitudine che garantisce una coltura d’eccellenza. In particolare vi è la combinazione di molteplici fattori: la valle che racchiude protettiva gli olivi e una parete di gesso che garantisce un clima molto mite.

I primi a intuire le potenzialità del luogo furono, non a caso, gli antichi romani: questi infatti coltivarono i primi uliveti e già allora l’olio veniva commerciato ed era merce comperata e apprezzata non solo dai locali, dalle più lontane città dell’impero. Un ruolo ‘storico’ che continua tutt’oggi.

L’olio di Brisighella, un esempio di eccellenza del borgo contadino

Sotto il profilo botanico la ‘Nostrana di Brisighella‘, propria della località geografica, permette un olio estratto con una resa del 18%, ottenuto solo con mezzi meccanici, onde non contaminare la materia prima di partenza.

In generale l’olio extravergine di oliva Brisighella deve provenire dalle olive locali per un minimo del 90%. Inoltre le olive vengono prodotte nel numero di 5000 chili a ettaro, un numero ridotto che ne garantisce teoricamente la qualità.

Olio d’oliva – pexels – Romagnawebtv.it

I derivati dell’olio di Brisighella

Vi sono anche alcuni prodotti collaterali come un extravergine ‘maschile’, denominato il ‘Brisighello‘ che viene estratto dalla selezione dei ‘cru’ di produzione, tramite sgocciolamento a freddo.

Accanto a ciò troviamo il Nobil Drupa che prevede un extravergine estremamente raro, ottenuto dalla varietà Ghiacciola, un prodotto alquanto di nicchia, con un costo correlato alla rarità del pezzo. Da utilizzare prevedibilmente per pezzi da gourmet o da ristorante di lusso, da degustare goccia dopo goccia.