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Alto Rubicone, pronti un milione e mezzo di fondi per alcuni comuni della zona: l’annuncio di Bonaccini

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Quale futuro per i comuni montani? In Emilia Romagna c’è una bella sorpresa per i tre borghi dell’Alto Rubicone.  

Trovare fondi per i piccoli comuni è sempre più difficile, in tutta Italia. L’Emilia-Romagna non fa eccezione: anche in questo caso le piccole città fanno fatica, i centri dispersi in collina o in campagna soffrono terribilmente la mancanza di lavoro, di economia, di spazi sociali. Si depauperano e si spopolano. I giovani sono inevitabilmente attratti dalle grandi città con un fenomeno comune a tutto il territorio nazionale. Una possibile soluzione può sempre essere di allocare specifici fondi per risollevare le sorti economiche di questi centri ed è quanto avvenuto nel caso dei Comuni dell’Alto Rubicone. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

In questo caso ci riferiamo a tre comuni, per i quali sono stati stanziati un milione e mezzo di fondi regionali attraverso il ‘Fondo sociale coesione‘. Lo ha annunciato nientemeno che Stefano Bonaccini stesso, presidente uscente, con una festa al ristorante Sol de Oro di Roncofreddo.

Ma come mai l’incontro a Roncofreddo? Si voleva festeggiare la vittoria del sindaco Sara Bartolini, il cui centro sinistra ha trionfato sul centrodestra dopo una campagna elettorale durissima che non ha risparmiato tiri mancini e sotterfugi elettorali d’ogni genere. Erano presenti nell’occasione i sindaci dell’alto Rubicone.

Bonaccini ha allora annunciato che la Regione metterà a breve a disposizione, tanto a Borghi, quanto a Roncofreddo e Sogliano al Rubicone la somma di 500mila euro ciascuno onde effettuare opere per un valore di 1 milione e mezzo. Un’iniezione di fondi non da poco, specie per dei comuni in area montana.

I nuovi fondi, la provenienza e la novità della gestione

Qual è la provenienza di questi nuovi finanziamenti? Si tratta di risorse fornite dalla giunta regionale tramite il bando per il finanziamento e il sostegno di progetti di rilevanza locale connessi alle Fondazioni. Il bando a sua volta è stato permesso dall’accordo di programma siglato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

L’obiettivo è il finanziamento di progetti autenticamente ‘locali’ tramite organizzazioni di generosi volontari, associazioni di promozione sociale e soprattutto fondazioni del terzo settore per il 2024-26.

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Le parole di Bulbi, l’orgoglio di un nuovo obiettivo raggiunto

Non si tratta dunque di progetti rivolti verso colossi esteri o facoltosi imprenditori, ma di proposito indirizzati verso ‘piccoli’ enti. Una partecipazione dal basso, un voler supportare i più piccoli nel diventare ‘grandi’, quantomeno per le loro città di provincia.

Una prospettiva sottolineata dallo stesso Bonaccini e dal consigliere regionale Massimo Bulbi, non a caso di Roncofreddo: “I comuni dell’entroterra hanno potuto beneficiare di fondi importanti, mentre Borghi, Roncofreddo e Sogliano, che erano a una quota intermedia, erano rimasti fuori pressoché da tutto. Ora la Regione metterà a disposizione di questi territori montani una cifra importante“, ha concluso.