Legumi, questi non possono mai mancare nella tua dieta: sono tra i migliori per il tuo organismo
Se non utilizzi questo legume nella tua dieta, stai commettendo un grave errore. Non solo è low cost ma è anche ricco di nutrienti.
La terra ci regala delle ricchezze di cui, spesso, non ne comprendiamo il valore fin quando non ci vengono mostrate le sue proprietà. Oggi parleremo di un legume particolare che è conosciuto grazie alle sue caratteristiche che lo rendono estremamente nutriente per coloro che lo consumano.
Tra i vari legumi, vi è uno che non solo ha un basso contenuto calorico ma è soprattutto ricco di proteine vegetali e privo di colesterolo.
Di cosa parliamo? I legumi protagonisti di questo articolo saranno le fave. Fin dall’antichità è stato un alimento principale dei ceti meno abbienti. Hanno un costo molto basso ma riservano dei nutrienti essenziali per il proprio organismo.
Consumo di fave: i benefici per la salute
Ricche di vitamine, minerali e hanno anche delle proprietà diuretiche. Insomma, le fave sono davvero super nutrienti e importanti per la salvaguardia del benessere del proprio organismo. Il loro consumo può tornare utile in diverse occasioni, ovvero:
- favoriscono la digestione;
- sono utili per chi soffre di calcoli renali;
- coadiuvano le funzioni disintossicanti del fegato.
Inoltre, come affermato precedentemente, le fave sono povere di grassi e hanno delle calorie davvero ridotte, basti pensare che 100 grammi di fave fresche hanno solo 37 calorie. Un alimento versatile e salutare che ha una storia ben radicata nell’immaginario collettivo. Nascono come il “cibo dei poveri” e diventano oggi uno degli alimenti essenziali, utilizzati da tutti e soprattutto nelle località della Sardegna, Puglia e Sicilia.
Favismo: una controindicazione al consumo delle fave
Secondo le caratteristiche appena evidenziate, saremmo portati a pensare che tale alimento non può far altro che bene a chiunque lo consumi. In realtà non è così, ci sono alcune persone che dovrebbero evitare il consumo delle fave. Parliamo in particolare di coloro che soffrono di una particolare condizione genetica, nominata “favismo”. Si tratta di un deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
La carenza di tale enzima porta ad una forma di anemia emolitica più o meno grave ed è caratterizzata dalla colorazione gialla della pelle (ittero), presenza di sangue nelle urine (emoglobinuria), ingrossamento di organi quali fegato e milza (epatomegalia e splenomegalia). Solo in questi casi, il consumo di questo tipo di legume può ledere alla salute.