Ospedale di Bologna in allarme, manca sempre più personale: arriveranno nuovi medici dall’India
Caso clamoroso in Emilia Romagna dove è scattato l’allarme per la mancanza di personale medico: la soluzione adesso arriva dall’India.
In Emilia Romagna vi sono ancora punte di eccellenza e una generale affidabilità del sistema sanitario pubblico, complice una forte attenzione della Regione, seppure a fronte del continuo depauperamento delle risorse operato dal Governo.
Eppure, anche in questo caso, si consuma il dramma della mancanza di personale: infermieri e medici italiani ci sono, ma preferiscono recarsi a lavorare all’estero. Questione di paghe, di turn over, di affidabilità dell’intero sistema; non solo si guadagna di più, ma si vive meglio. Si tratta di un ragionamento trasversale all’intero mondo lavorativo italiano, con la differenza che i sanitari, a differenza d’altri, hanno modo di compiere questo ‘salto’ ad altre realtà internazionali.
Insomma, siamo sinceri: per un buon medico lavorare in Francia o in Germania non è solo facile, è consigliato. E prima della Brexit, l’Inghilterra era una sponda irresistibile, specie per il facile utilizzo della lingua inglese.
Che fare? In attesa di garantire paghe (e condizioni) migliori e nella necessità – continua e protratta – di avere più personale e averlo subito, si procede con rimpiazzi provenienti dall’estero. Si tratta di personale in prevalenza dai paesi in via di sviluppo, specie dell’area mediterranea. Emigrano per, alla fin fine, le stesse ragioni per le quali emigrano molti italiani.
Il caso dell’Ospedale di Bologna
Nel caso specifico dell’Emilia-Romagna ha fatto discutere come manchi personale per il Rizzoli e il Sant’Orsola di Bologna. Come riportano Il Resto del Carlino e Bologna Today vi è una disperata necessità di medici, infermieri e personale alla riabilitazione. L’allarme è arrivato direttamente dal direttore del Rizzoli, Anselmo Campagna e dal direttore assistenziale del Sant’Orsola, Stefano Durante.
Quale soluzione è stata escogitata? Chiamare infermieri professionisti dall’India. Secondo le prime indiscrezioni potrebbero iniziare a lavorare a Bologna già a fine 2024. Si tratta di un accordo che si sta (faticosamente) costruendo a livello nazionale.
Le figure richieste dalla sanità bolognese
In particolare il Rizzoli ha un forte bisogno nel reparto di ortopedia. Il Sant’Orsola invece abbisogna di infermieri generici, riabilitatori e fisioterapisti. Naturalmente gli infermieri dall’India seguiranno appositi corsi di lingue e verranno inseriti nella struttura solo dopo aver dimostrato di padroneggiare l’italiano.
Immediata la reazione del Nursind, a difesa degli infermieri italiani: la segretaria regionale ha infatti argomentato che non si comprende perché invece di cercare complicati accordi all’estero non si proceda subito ad aumentare le paghe e migliorare le condizioni professionali di chi lavora nella sanità. Allo stato odierno infatti il lavoro dell’infermiere non è certo bene considerato in Italia.