Emilia Romagna, altro triste primato per la regione: anche Ravenna tra le città più inquinate d’Italia
Emilia-Romagna, terra di dolci campagne, pittoresche città e tanta cultura. Un ricordo lontano dal secondo dopoguerra, perchè anche la regione centrale soffre il tremendo inquinamento che attanaglia gran parte dell’Italia.
Non c’è insomma solo Roma e Milano; anche città di minori dimensioni soffrono l’inquinamento delle auto, considerato tra i più alti in Europa occidentale.
Ener2Crowd.com, una piattaforma dedicata all’investimento intelligente in chiave di sostenibilità ambientale, ha elaborato una classifica delle dieci città più inquinate d’Italia. I dati utilizzati risultano essere quelli dell’Air Quality Index, aggiornati all’ultimo periodo.
Naturalmente, in quest’elenco, è stato preso in considerazione l’innalzarsi delle temperature, i continui sbalzi termici e in generale le conseguenze del cambiamento climatico che ha determinato una maggiore persistenza delle polveri sottili.
Guardando alla classifica troviamo, al primo posto, la città di Milano con un indice pari a 56, Bergamo con 55, Brescia con 56. La Lombardia pertanto ‘vince’ la classifica e sembra posizionarsi saldamente al primo posto.
La classifica delle città più inquinate d’Italia: la sorpresa in Emilia-Romagna
Impressiona, in particolare, il dato di Milano: qui la percentuale delle polveri sottili ‘sfonda’ di 2,4 quella ‘normale’ stabilita dall’OMS onde non avere danni ai polmoni. Una concentrazione (quasi) simile compare inoltre a Bergamo. I dati sono stati commentati, in tutta la loro virulenza, dal co-fondatore della società benefit Ener2Crowd Giorgio Mottironi.
Segue, va da sé, il Veneto: Padova con indice 51, Venezia con Indice 50 e poi – un po’ a sorpresa – l’Alto Adige associato a bucoliche immagini di motnagna di Bolzano con indice 48. Se il Trentino Alto Adige sorprende in questa classifica, il Veneto essendo regione industriale è ‘normale’ che sia presente. Poi arriva anche l’Emilia Romagna.
Cosa succederà a luglio
Ed è a questo punto della classifica che compare, nello stupore di molti, la città di Ravenna: il luogo simbolo di Dante ha un indice ancora piuttosto robusto, sul 46. Troppe auto o un insufficiente sistema pubblico? Le cause possono essere molteplici, non necessariamente legate all’azione del singolo cittadino. Troviamo poi, all’ottavo posto, Firenze con indice 45, Pavia con indice 42 e infine Roma con indice 39.
Niccolò Sovico, ceo e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, ha avvertito che, per chi soffre di malattie polmonari, c’è da stare attenti anche in estate, in quanto: “La situazione peggiorerà ancora a luglio, quando le temperature si alzeranno e conseguentemente la qualità dell’aria si aggraverà ulteriormente“. Una situazione da non prendere sottogamba dunque ma su cui lavorare in vista del prossimo futuro.