Ospedale di Bologna, in dotazione un braccio robotico per la lotta contro i tumori al cervello: attesi migliaia di pazienti
L’ospedale Bellaria ospiterà un’eccellenza della tecnologia che permetterà di rendere i trattamenti di radioterapia con massima precisione.
Un passo decisivo verso la sperimentazione e la cura dei tumori cerebrali. Nell’ospedale Bellaria di Bologna arriva un nuovo macchinario che si occupa di oncologia di precisione, basandosi sugli avanzamenti della tecnologia robotica.
Massima accuratezza e grandi risultati, aspetta solo di essere provata per il trattamento di circa 300 pazienti l’anno, garantendo sempre la massima accuratezza della nuova terapia.
Il suo nome è CyberKnife S7 ed è uno dei macchinari di radioterapia unici nel loro genere e soprattutto l’unico presente in Emilia Romagna. Ma come funziona questo robot e, soprattutto, che risultati garantisce?
Il robot che si prende cura dei pazienti con una tecnologia innovativa
CyberKnife rientra nella sezione della “Killer Technology” che, come afferma il neurochirurgo Alfredo Conti rappresenta:“Una vera rivoluzione. Non solo è minimamente invasivo ma consente al paziente di essere trattato di giorno e la sera tornare a casa dalla famiglia“.
Il braccio robotico, infatti, si muove in tutte le direzioni, emettendo un fascio di radiazioni da più angolazioni senza costringere il paziente a cambiare posizione e, per questo, minimizzando i tempi d’attesa. È il prodotto di una scienza innovativa che permette di trattare tumori particolarmente difficili a causa della localizzazione della massa maligna.
Come funziona CyberKnife S7
Pur essendo totalmente autonoma, la macchina verrà azionata dai medici dell’équipe multidisciplinare che abbraccia diversi reparti come quello della radioterapia, oncologia e neuro-oncologia. Come afferma l’assessore regionale alla salute, Raffaele Donini: “Trecento pazienti da tutta Italia qui troveranno una tecnologia sub-millimetrica che permetterà di colpire le cellule malate salvando quelle sane”.
Si tratta di una tecnologia davvero importante in quanto impegnano al minimo la vita dei pazienti e rende possibile vivere la vita quotidiana insieme ai propri familiari senza restare per diverso tempo in ospedale. Un piccolo passo quindi che si spera possa essere solo il primo di una lunga strada ancora da percorrere.