Emilia Romagna, Bonaccini lascerà il suo incarico subito dopo il G7: c’è il nome di chi prenderà il suo posto
A seguito dell’abbandono di Bonaccini dell’Emilia-Romagna, già si discute sul possibile ‘successore’. Tante ipotesi, nessuna certezza.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini si dimetterà a breve: proprio dopo il G7 Scienza e Tecnologia, prevista dal 9 all’11 luglio al Tecnopolo di Bologna, egli darà le dimissioni ufficiali.
Si tratta di un passaggio dovuto, ma non è né un arretramento, né un arrendersi all’avanzare delle destre; tutto il contrario, anzi Bonaccini si prepara alla scala delle Europee dove è stato eletto al Parlamento Europeo.
Un addio gonfio di commozione per lo ‘storico’ presidente: “Cara Emilia-Romagna, servirti è stato un privilegio, anzi è stato un onore. Per te ci sono e ci sarò per sempre”. Parole accorate, pronunciate durante l’Assemblea legislativa di viale Aldo Moro.
Nell’occasione Bonaccini ha cercato di tracciare un bilancio di anni difficili e, sotto molti versi, straordinari. Bonaccini ha infatti ricordato che “abbiamo attraversato la tragedia del terremoto e la ricostruzione, la pandemia, che il mondo non conosceva da un secolo, e l’alluvione dello scorso anno”. Sebbene uscendone “più forti di prima“.
Bonaccini rivendica i successi dell’Emilia Romagna
Bonaccini è poi passato a snocciolare tutti i successi conseguiti negli ultimi anni: più lavoro, più esportazioni, più investimenti nell’aggiornamento tecnologico delle imprese, più brevetti e ricerca scientifica in generale. Giungendo a definire la Regione, forse con qualche esagerazione frutto della commozione: “il sistema più dinamico, attrattivo di investimenti ad alto valore aggiunto, che vede nella ricerca e nell’innovazione il proprio motore”.
In particolare Bonaccini ha sottolineato l’importanza di porre l’Emilia Romagna al centro dell’Italia, del Mediterraneo e dell’Europa. In particolare Bonaccini ha sottolineato l’importanza dei Tecnopoli: “un attrattore e un moltiplicatore di queste opportunità”.
Chi sarà il successore di Bonaccini?
In questo contesto Bonaccini non ha risparmiato sferzate verso il governo attuale, in particolare accanendosi contro sanità e questione dell’alluvione: “Sono trascorsi oltre 13 mesi dall’alluvione e il credito d’imposta non è ancora attivo”, ha ricordato. Mentre, nell’ambito della sanità: “non sappiamo cosa farcene di un 10 in pagella se poi mancano i medici, gli infermieri, le prestazioni”.
Non è ancora chiaro quale sarà il reale successore di Bonaccini in Emlia Romagna. Tra gli eredi infatti dovrebbe figurare il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, in carica quale sindaco fino al 2026. Secondo altri potrebbe essere la vicepresidente Irene Priolo o l’assessore al lavoro Vincenzo Colla. Nulla è certo, questo è poco, ma sicuro.