BCC Emilia Romagna, Mauro Fabretti di nuovo nel ruolo di presidente: le sue prime dichiarazioni sugli obiettivi futuri
Arriva la conferma di Mauro Fabretti per la presidenza della Federazione BCC Emilia Romagna. I suoi piani sono ben precisi.
Crescita e sviluppo sono le parole chiave che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare l’operato del presidente della Federazione, Mauro Fabretti.
I rappresentanti di Banca Centro Emilia, Banca Malatestiana, Bc Felsinea, Bcc Romagnolo, Bcc Sarsina, Emil Banca, BCC Ravennate Forlivese Imolese, Riviera Banca, Romagna Banca, hanno scelto all’unisono di rinnovare la presidenza di Fabretti.
Lo stesso si mostra propenso a fare ancora di più e ad assicurare a tutti i rappresentanti ancora più solidità e crescita, affermando: “Il futuro delle Bcc dell’Emilia Romagna poggia su solide basi”.
Nuovo consiglio d’amministrazione con a capo Mauro Fabretti
Con Fabretti alla presidenza, il consiglio d’amministrazione sarà composto da Giuseppe Accorsi (Presidente della Banca Centro Emilia), Fausto Caldari (Presidente RivieraBanca), Barbara Camporeale (Vicepresidente RomagnaBanca), Enrica Cavalli (Presidente Banca Malatestiana), Gian Luca Galletti (Presidente Emil Banca), Giuseppe Gambi (Presidente BCC Ravennate forlivese e imolese), Andrea Rizzoli (Presidente BCC Felsinea) e, infine, Roberto Romagnoli (Presidente BCC Romagnolo).
Insieme, garantiranno un corretto funzionamento delle realtà finanziarie dell’Emilia Romagna. Lo stesso presidente ha affermato quanto l’azione mirata del 2023 sia stata decisiva nel garantire maggiore stabilità degli sportelli, un maggior numero di soci e la promessa di relazioni sempre più efficaci volte ad allargare gli orizzonti delle BCC.
Le parole del presidente
Quali saranno gli obiettivi della Federazione nel 2024 e negli anni successivi? In quale ambito possiamo dare di più? Il presidente si è lasciato ad importanti dichiarazioni che mostrano come potrebbe essere il futuro della Federazione: “La Federazione regionale ha avviato nell’ultimo anno uno studio di fattibilità per dare vita a un servizio di mutua che possa affiancare soci e clienti nella tutela della propria salute, in risposta al crescente affanno della sanità pubblica” – continua – “Non meno importante, poi, sarà la partita delle comunità energetiche che vedrà le BCC regionali partire dalle rilevanti esperienze avviate dal Credito Cooperativo nel nostro Paese”.
Non può di certo mancare uno sguardo al futuro: “Il prossimo triennio, infine, vedrà al centro anche il tema della formazione: in autunno, infatti, prenderà il via il Corso di Alta Formazione in economia della Cooperazione, rivolto ad amministratori, dirigenti, sindaci e aspiranti nuovi amministratori delle BCC, sviluppato in collaborazione dell’Università di Bologna”. Insomma, davvero dei piani lungimiranti che, sicuramente, il presidente insieme alla sua squadra, riusciranno a realizzare.