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Viaggio, questo errore che commetti ogni giorno ti potrebbe costare davvero caro: la tua estate potrebbe diventare un vero incubo

errore in viaggio - depositphotos - RomagnaWebTv
Sei in partenza? Segui attentamente questi consigli se non vuoi essere truffato – RomagnaWebTv (depositphotos)

Presi dall’impazienza e dall’emozione di viaggiare, spesso si commettono degli errori che possono rivelarsi davvero gravi. 

Finalmente è arrivata l’estate e in molti si preparano a riempire le proprie valigie per poter partire per le vacanze. È un momento di puro entusiasmo per coloro che partono ma, attenzione ad un gesto che, comunemente viene compiuto.

Capita spesso che, mentre si è in attesa dell’imbarco, si voglia immortalare la partenza condividendo una foto del proprio biglietto. Quello che viene visto come un atto volto a rendere partecipi i propri amici della propria esperienza, in realtà è un grave errore.

Per quale motivo non si dovrebbe mai postare la foto ritraente un biglietto, di una prenotazione o di un viaggio? In che modo questi può essere riutilizzato?

La truffa del biglietto: di cosa si tratta

I vari episodi di furti e truffe avvenuti in passato, di sicuro avranno insegnato che la privacy è una delle cose più preziose da preservare. Spesso, nell’euforia del viaggio, si compiono errori che, inconsapevolmente, rappresentano un vero e proprio terreno fertile per i truffatori. Pubblicare una foto di un biglietto sui social è estremamente pericoloso e ha creato dei danni disastrosi ai viaggiatori e alle famiglie in partenza. Quanto sto per raccontarvi ha dell’assurdo e ha come scopo quello di mettere in guardia le persone su un gesto banale all’apparenza ma che nasconde tante insidie. P

rima di continuare, è lecito ricordare che, condividere il proprio viaggio con i followers è un gesto più che comprensibile, ma bisogna fare massima attenzione a ciò che si pubblica. Evitare di fotografare codici QR e alfanumerici che vengono utilizzati per identificare la prenotazione. Ancor più importante, massima attenzione ai propri dati personali. Sono questi i principali dati che servono ai truffatori per mettere in atto il loro diabolico piano.

Un furto ben organizzato: la vicenda della famiglia del Kentucky

Per farvi capire quali possono essere le conseguenze di questo banale gesto prenderemo in esame il caso di una famiglia proveniente dal Kentucky che ha imparato, a sue spese, la lezione. Dopo aver pianificato e atteso la loro vacanza (dal valore di 15.000 dollari), la famiglia condivide una foto ritraente la prenotazione sul social Facebook, ignara di ciò che sarebbe successo poco dopo. Circa 48 ore prima della partenza, la famiglia apprende che la prenotazione effettuata è stata cancellata. Cosa è successo?

In sintesi, grazie alla foto pubblicata sui social, la famiglia ha attirato l’attenzione di un hacker il quale ha utilizzato le informazioni presenti sulla prenotazione e ha cancellato il viaggio con lo scopo di richiedere i soldi del rimborso. Purtroppo per la famiglia non c’è stato altro da fare. La stessa sorte che è toccata a molti altri viaggiatori imprudenti che, presi dalla noia delle lunghe file o dall’entusiasmo, pubblicano foto delle prenotazioni o del viaggio. Ci vuole massima cautela, magari un primo passo è coprire dalla foto tutte le parti che mostrano codici a barre, QR Code e dati personali.