Imprenditore fai attenzione a questo controllo: rischi di chiudere all’istante
Quali sono le attività che evadono di più le tasse nel Bel Paese? Ecco la classifica delle attività che lavorano in nero.
Ristoranti, studi medici e tante altre sono le attività che registrano un tasso di evasione fiscale più alto del solito.
Vi siete mai chiesti quali fossero le attività che risultano più propense all’evasione fiscale? Oggi vi mostreremo quelle che vengono considerate meno affidabili dal punto di vista fiscale secondo i dati del Dipartimento delle Finanze.
Il fenomeno della sottrazione delle aziende al pagamento delle tasse si è ormai diffuso sempre di più, coinvolgendo diversi strati sociali. Dai giovani disoccupati che svolgono lavori in nero, fino ad arrivare a veri e propri esercizi commerciali che non dichiarano quanto dovuto.
Quali sono le attività che evadono di più in Italia? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi. L’indagine che vi mostreremo è frutto del lavoro compiuto dal Dipartimento delle Finanze e pubblicato, successivamente, sul Sole 24 Ore.
Evasione fiscale in Italia: le nuove regole del Governo
Il nuovo anno si preannuncia come un anno pieno di cambiamenti. Lo scorso agosto è stata approvata la legge n. 111/2023 “Delega al Governo per la revisione del sistema tributario”. E’ proprio questa delega ad assegnare all’esecutivo il compito di emanare i decreti attuativi necessari a proporre una modifica sostanziale delle norme fiscali. Ciò si configurerebbe come una chiara risposta che miri a contrastare l’evasione fiscale e semplificare il sistema tributario per i contribuenti. Questa presa di posizione da parte del Governo ha come obiettivo principale proprio quello di riuscire a contrastare le azioni illecite di molte attività che operano sul territorio Italiano. Di seguito, vi mostreremo quali sono le attività che evadono di più il fisco. Continuate nella lettura per scoprirlo.
Quali categorie evadono maggiormente?
L’indagine di cui abbiamo parlato in precedenza, ha preso nota di tutte le attività meno trasparenti e le ha classificate in base al grado di affidabilità. Tra le attività considerate meno affidabili, vi sono:
- lavanderie: il 78,5% delle dichiarazioni dei redditi è risultata inaffidabile;
- noleggi auto: il 77,9% di inaffidabilità;
- ristoranti: il 72,8% di inaffidabilità;
- pelliccerie: 72,5% di inaffidabilità;
- assistenza anziani e disabili: 72,4% di inaffidabilità;
- sondaggisti: 71,9% di inaffidabilità;
- pesca e acquacoltura: 71% di inaffidabilità;
- lavorazione té e caffè: 70,9% di inaffidabilità;
- panetterie: 70,6% di inaffidabilità;
- officine: 70,4% di inaffidabilità;
- discoteche: 70% di inaffidabilità.
Tra i più virtuosi, invece, riportiamo farmacia (25% di inaffidabilità), studi medici (25,9% di inaffidabilità). In base a quanto visto, sono le professioni ordinistiche ad avere un miglior grado di affidabilità fiscale.