Tumore al seno, la novità clamorosa può cambiare la tua vita: una scoperta sensazionale fa rabbrividire gli esperti
Un nuovo studio mette in risalto una possibile cura efficace per il tumore al seno metastatico. La vera e propria svolta della medicina.
Questa cura potrebbe colpire il tumore nelle sue fasi iniziali e impedirne la diffusione.
Dopo diversi anni di studi in laboratorio, la medicina sta iniziando a dare i suoi primi risultati nel campo della cura di tumori metastatici al seno. Dopo varie prove, una prima cura potrebbe essere sintetizzata a breve.
Sfortunatamente, i casi di tumore al seno sono sempre più all’ordine del giorno. In Italia a soffrirne sono circa 37mila donne che, scoprono della malattia solo nel suo stato più avanzato, quando questi ha già formato delle metastasi.
Lo stato delle metastasi è quello più avanzato e minaccioso della malattia. Tuttavia, il progresso della medicina ha portato alla scoperta di una possibile cura in grado di intervenire proprio negli stadi più evoluti della malattia. Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta.
Una nuova cura per il tumore al seno
A presentare la nuova scoperta, è stato il dottor Giuseppe Curigliano, membro dell’Associazione Italiana Oncologia Medica, durante l’ultimo congresso della Asco (American society of clinical oncology), tenutosi a Chicago. Durante l’evento, l’equipe medica ha spiegato la conformazione della nuova terapia e gli effetti che potrebbe offrire alle pazienti affette dal tumore al seno.
In particolare, la nuova terapia utilizza un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato, il cui compito è quello di ridurre l’avanzamento della malattia e il conseguente rischio di morte del 38%. Si tratta di uno studio che potrebbe mettere in luce dei risultati davvero importanti, soprattutto per chi oggi lotta con questa malattia e ha poche speranze di poter sopravvivere.
Il farmaco per contrastare le metastasi
Ciò che provocherebbe una forte risposta immunitaria contro il tumore al seno, è un farmaco chiamato trastuzumab deruxtecan, formato da un particolare anticorpo che agisce direttamente con la proteina Her2 e offre un chemioterapico collegamento all’anticorpo. Questo farmaco potrebbe essere inteso proprio come una sorta di variante funzionale della chemioterapia. La nuova scoperta in campo medico conferirebbe maggiore longevità alle pazienti trattate con tale farmaco, rispetto alle pazienti che si affidano alla chemioterapia tradizionale. Affinché la terapia possa essere considerata efficiente, i medici affermano che è importane determinare con precisione lo stato della proteina Her2. Potrebbe essere l’inizio di una nuova svolta in campo medico che possa offrire maggiori possibilità di vita alle pazienti con stadi avanzati del tumore al seno.