Sciagura Rai, giornalista famosissima fa una confessione raccapricciante: piangono tutti in diretta tv
Un giornalista davvero molto conosciuto negli ambienti televisivi ha rivelato informazioni quantomeno particolari: una confessione rara anche per la TV.
La televisione è spesso palcoscenico di spettacoli che vedono nella ‘confessione‘ il loro focus, la grande rivelazione capace di catturare migliaia di telespettatori. La persona espone il suo dolore al pubblico, rende noti a tutti le proprie personali e umane difficoltà. Uno spettacolo straziante, apprezzato da alti volumi di share e ricercato proprio perché ‘sincero’, perché autentico. La persona si mette in mostra, ‘espone’ tutti i suoi personali drammi, li rivela in diretta televisiva.
Nel caso in questione ci riferiamo a Nunzia De Girolamo che, per il secondo anno di fila, è stata confermata alla guida di ‘Estate in diretta’. La De Girolamo in particolare lavora con il collega di sempre, ovvero Gianluca Semprini. I due formano una coppia affiatata e ‘piacciono’ ai telespettatori, sembrano funzionare molto bene sullo schermo.
Ma di che cosa tratta ‘Estate in diretta‘? Siamo nel campo della cronaca nera; ed essendo in diretta è una cronaca quotidiana, continua, insomma giornaliera. Uccisioni, stupri, incidenti mortali, attentato, rivolte nelle carceri, casi di maltrattamenti famigliari e così via… Non mancano davvero i casi non solo in Italia, quanto in Europa in generale.
Non è difficile comprendere come tutto ciò, sul lungo periodo, possa generare una forte alienazione, corrodere anche l’animo più tenace: se sei un giornalista affrontare ogni giorno argomenti così pesanti, così drammatici è un’infinita (e potente) fonte di stress. Ed è proprio questo che ha confessato Nunzia Di Girolamo.
La confessione di ‘Estate in diretta’
In particolare Nunzia Di Girolamo ha confessato come la cosa più difficile, nel suo lavoro, sia intervistare le vittime e i criminali; protagonisti o ‘colpiti’ di azioni terribili, poste di fronte a un comune microfono. Non puoi sapere cosa succederà o come reagiranno; e non si tratta, in alcun modo, di ‘normali’ intervistati.
Tutto ciò sta producendo durature ripercussioni sulla psiche della Nunzia, la quale ha raccontato che non appena torna a casa teme spesso di venire aggredita nel proprio garage, specie all’atto di parcheggiare l’automobile.
La (metaforica) corazza di Nunzia
La Nunzia ha poi rivelato come, con il tempo, si sia creata una ‘corazza‘ con la quale isolarsi dal mondo esterno. La cronaca nera è divenuta un po’ un’abitudine e non si considera più facilmente impressionabile come un tempo. Un piccolo aiuto nel lavoro di ogni giorno.
Pertanto nessuna paura; la Nunzia continuerà a lavorare come sempre, ad offrire il suo aiuto nel giornalismo come di consueto. Sebbene con tutte le fatiche ciò comporta.